Politica

Centrodestra in fibrillazione
Borghetti lascia la Provincia
e il coordinamento del Pdl

Maurizio Borghetti e Fabio Bertusi mentre riporta in vista il simbolo di An nella sede di Crema

Centrodestra in fibrillazione anche a Cremona, come nel resto del Paese. Maurizio Borghetti, ex An, capogruppo del Pdl in Provincia, si è dimesso oggi da capogruppo, da consigliere provinciale e da membro del Coordinamento comunale del partito di Crema. Il medico cremasco ha così dato seguito alle sue dichiarazioni della primavera scorsa con le quali esprimeva la volontà di lasciare la politica attiva dopo le tensioni sulle candidature a Crema e i risultati delle primarie. In consiglio provinciale prenderà il suo posto Fabio Bertusi, vicesindaco di Soresina e vicecoordinatore provinciale del Pdl non particolarmente amato dall’ala ciellina del partito.
Tensione anche in Comune a Cremona con l’assessore comunale alla Cultura e al Commercio Nicoletta De Bona che ha consegnato al sindaco Perri una lettera-sfogo con la quale preannuncia le sue dimissioni dal primo gennaio 2013. L’assessore De Bona non ha voluto commentare la notizia ma ha ribadito che “la cultura è un settore importante e delicato per Cremona e che i tagli, pur doverosi vista la situazione economica del Paese, non vanno eseguiti in maniera ragionieristica”. “Il nostro sistema museale  è un valore importante che ha avuto riconoscimenti a livello regionale e nazionale. Non possiamo fare miracoli – dice ancora l’assessore – Siamo però persone perbene che fanno quello che possono: sono amareggiata da critiche ingiuste e ingenerose”. Ma si dimetterà il primo gennaio 2013? “Io ho l’impegno di riorganizzare il settore cultura entro il 31 dicembre 2012…”. E dopo? Silenzio. Ovviamente il problema cultura a Cremona non è solo una questione di finanziamenti. E’ un settore in profonda crisi che non dà i risultati attesi nonostante i 7 milioni di euro previsti dal bilancio comunale (più di Mantova, come Parma).

Ma in seno al Pdl cova anche a Cremona l’idea degli ex An di staccarsi dal partitone berlusconiano e tornare a fare la destra di governo. Gli ex An tengono a far sapere che la sede di viale Po e quella di Crema vengono tenute aperte, pulite ed in grado di funzionare in ogni momento. Ovviamente molto dipenderà dalla nuova legge elettorale: se il premio di maggioranza verrà dato al partito, nonostante le divisioni, ex An ed ex Forza Italia  dovranno continuare a convivere, ma se il premio andrà alla coalizione, dal Pdl potrebbero nascere due-tre partiti diversi.

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