Economia

Ex Faip di Vaiano Cremasco,
dubbi sulla cassa straordinaria,
troppi dipendenti ancora in forza

Una decina di giorni per trovare otto persone disposte ad accedere alla mobilità. Questa la condizione per i dipendenti della ex Faip per poter accedere alla cassa integrazione straordinaria per il secondo anno. E a questo stanno lavorando le parti sindacali: Fim Cisl e Fiom Cgil. A spiegarlo il segretario della Fim cremonese, Omar Cattaneo.

«L’azienda ci ha confermato di non avere nuovi ordini e quindi di poter occupare solamente otto persone per la ricambistica e per preparare il tutto per la chiusura del sito di Vaiano Cremasco», spiega Cattaneo. Attualmente dei 125 dipendenti ne sono rimasti in forza 98, ma per poter avere il secondo anno di cassa straordinaria l’azienda si deve attestare su 90 persone, altrimenti si dovranno utilizzare altri ammortizzatori sociali.

«La cassa straordinaria prevede, per essere concessa per il secondo anno, la riduzione del 30% dei dipendenti in esubero, e quindi se entro il 30 di settembre, data di chiusura della mobilità, non avremo trovato altre otto persone disposte ad accettare di lasciare il lavoro, per tutti scatterà la chiusura della cassa straordinaria. A quel punto dovremo aprire una cassa in deroga per i prossimi due mesi e poi la mobilità per tutti», conferma il segretario della Fim.

Il prossimo 9 ottobre ci sarà un altro incontro tra azienda e sindacati.

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