Gallo, Marinoni e Donida
nel Cda del San Domenico,
fuori Cè candidata del Pdl
Interpellanze, nomine dei rappresentanti del comune nel Cda della Fondazione San Domenico, audizione del Presidente della Fondazione Benefattori Cremaschi, Walter Donzelli.
Questo il copione andato in scena nel primo consiglio comunale in streaming della storia di Crema. Aperto con il capogruppo di Servire il cittadino Antonio Agazzi che ha accusato l’amministrazione di non aver commemorato sia l’assassinio dell’imprenditore Libero Grassi che quella del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, di sua moglie Manuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo e con la richiesta del leghista Alberto Torazzi di istituire una commissione Sicurezza, il consiglio è proseguito con la discussione delle differente interrogazioni.
LE INTERROGAZIONI
A partire da quella dei consiglieri del Movimento 5 Stelle in merito alle nomine nei Cda, in particolar modo in quello di Finalpia e in quello dell’Azienda farmaceutica municipale. Secondo i grillini (presente solo Christian De Feo) l’amministrazione dovrebbe incentiva maggiormente le autocandidature, eliminando la possibilità ai gruppi consiliari di proporne.
A seguire l’interrogazione del consigliere del Pdl, Renato Ancorotti in merito al Pgt. Secondo Ancorotti con l’articolo 20.2 delle Norme tecniche di attuazione del Pgt ci sarebbe il rischio che gli insediamenti produttivi costino a Crema il doppio che nella media italiana. Dopo una lunga spiegazione tecnica l’assessore Fabio Bergamaschi ha concluso dicendo che “non concordava con quanto affermato da Ancorotti”
Dura, invece, la controreplica di Antonio Agazzi all’assessore Giorgio Schiavini in merito alla viabilità di via Cadorna. L’assessore avrebbe spiegato che la viabilità della zona rientra in uno studio più approfondito e generale sull’intera viabilità al termine del quale l’amministrazione avrebbe deciso come e se modificarla. Non soddisfatto Agazzi che ha puntato il dito contro i consiglieri del Pd, Felice Lopopolo e Vincenzo Cappelli che in minoranza, a detta di Agazzi, si erano fatti portatori delle richieste di residenti promettendo soluzioni per migliorare la viabilità.
La Movida e i problemi dell’estate al centro dell’interrogazione del consigliere di Sel Emanuele Coti Zelati. L’accordo raggiunto con i gestori che dovranno rispettare tutte le regole per essere nella ragione in caso di lamentale, alla base della risposta dell’assessore Morena Saltini. Parzialmente soddisfatto il rappresentante di Sel che avrebbe preferito da parte dell’amministrazione un coinvolgimento maggiore dei gestori, (ne erano presenti solo cinque), ma anche delle associazioni di categoria e dei residenti.
Da ultimo il Piedibus anche questo portato alla ribalta da Antonio Agazzi, che si è detto insoddisfatto della risposta ottenuta, in quanto a suo dire, il progetto fino ad ora portato avanti dall’amministrazione per promuovere il Piedibus a Ombriano, ai Sabbioni e alla scuola Braguti nulla non è se non la conclusione iniziata dalla ex amministrazione.
LE NOMINE DEL CDA DEL SAN DOMENICO
Franco Gallo, Elisa Benedetta Marinoni e Gianmario Donida. Questi i tre rappresentanti nominati dal consiglio comunale per il Cda del San Domenico. Nomine che hanno messo in evidenza le fratture non solo tra le minoranze ma pure nella maggioranza. I primo due infatti erano i candidati della maggioranza fatto salvo per Rifondazione Comunista che aveva proposto Agostino Zetti, sostenuto anche dalla lista civica Buongiorno Crema. Ombretta Cè era invece la candidata del Pdl uscito sconfitto ancora una volta, dopo non essere riuscito ad avere il presidente della commissione di Garanzia. Gabriele Cavallini era infine il candidato del Movimento 5 Stelle. Astenuto invece, per mancanza di accordo tra le minoranze, il consigliere della Lega Nord, Alberto Torazzi.
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