Area Nord-est,
primi incontri con le proprietà,
ma manca ancora un progetto
Immagini concesse da Emanuele Mandelli
Area Nord-Est, quale futuro? Da tempo si discute della riqualificazione dell’intera area a nord- est della città, l’area che nei anni del primo dopoguerra ha rappresentato il polo produttivo della città, e che ormai ora si è trasformata in un polo del degrado. Le amministrazioni si sono succedute, il tempo è passato, ma quell’area alla quale negli ultimi anni è stato legata anche la realizzazione di un superamento della barriera ferroviaria di Santa Maria è sempre lì, ricovero di extracomunitari e senza tetto, e teatro, anche qualche mese fa, di retate da parte della polizia. Ora però sembra che qualcosa si stia muovendo. Sembra, anche se di acqua sotto i ponti forse ne dovrà passare ancora tanta.
Prima l’annuncio dell’architetto Natale Irsonti, tra i proprietari dell’area, di un imminente inizio di demolizione della ex Ferriera, poi gli incontri, anche nella scorsa settimana tra l’architetto e l’assessore ai Lavori Pubblici, Fabio Bergamaschi. La presentazione al nuovo assessore alla partita del progetto del sovrappasso, ormai conosciuto, ma mai portato a termine.
Sarà questa la volta buona?
«Ci sono stati degli incontri, ma nulla di più. Mi è stato presentato il progetto da parte dell’architetto Irsonti, che prevede anche la realizzazione di un sovrappasso, ma è tutto in divenire. Noi siamo pronti a valutare qualsiasi proposta, aperti a tutte le differenti progettazioni per poi valutarle con tutte le forze politiche e decidere. Per ora siamo in una fase preliminare», spiega Bergamaschi.
L’assessore ha già preso contati anche con Bonetti, altro proprietario delle aree, per discutere dello smaltimento dell’amianto, tanto, ancora presente in tutta la zona. «Anche con Bonetti ci siamo visti e abbiamo discusso dello smaltimento dell’amianto ma anche qui siamo in una fase preliminare».
Gli incontri e i confronti continuano, ma l’amministrazione quale idea ha di sviluppo per quell’area?
«Non c’è un’idea vera e propria, stiamo valutando. Certo non credo che sarà un’area completamente residenziale, ma credo che si punterà ad un mix tra residenziale e servizi. Quella è un’area che rappresenta una ferita tra Santa Maria e il centro città, una spaccatura che va sanata, e di questo siamo consapevoli. Come sarà sviluppata? Non lo so, siamo aperti a tutte le proposte. Come ho già avuto modi di dire una parte potrebbe anche essere destina a servizi, cioè all’edilizia scolastica vista la vicinanza con la stazione. Ma sono tutte ipotesi».
Quindi, c’è l’intenzione di riqualificare, ma manca il come?
«Esatto, la strada non sarà breve, ma l’intenzione c’è e siamo partiti con i primo confronti. Per ora siamo a questo punto, nessuna altra novità».
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