Cronaca

Primi passi verso la Provincia del Po,
ma il Cremasco resta scettico

Comincia a camminare la Provincia del Po. Mattinata di incontri nella sala del Consiglio di corso Vittorio Emanuele. Alle nove i rappresentati politici del territorio. Dalle undici e mezza il turno delle categorie economiche. Nel corso dei dibattiti sono emerse le più volte evidenziate perplessità sulle modalità di riordino delle Province imposte dal Governo. Prima ancora dei nuovi perimetri, sono importanti le competenze e le risorse a disposizione, ha sottolineato tra le altre cose il presidente della Provincia, Massimiliano Salini. Sul fronte dei confini, rilanciato il ‘matrimonio’ Lodi-Cremona-Mantova. Il Presidente della provincia di Cremona ha parlato di una telefonata con il collega virgiliano Alessandro Pastacci, risalente a venerdì sera, in cui è stata palesata la volontà di collaborazione da parte mantovana. Una posizione che si aggiunge alla già favorevole intesa trovata con il Lodigiano. Il consigliere regionale Agostino Alloni ha parlato anche della possibilità di ‘nozze’ tra Crema e Treviglio. Da Gianni Rossoni ok a Lodi (criticità ci sarebbero con l’aggregazione con Mantova). Il parlamentare Luciano Pizzetti oltre a Lodi e Mantova vorrebbe anche Pavia, per una Maxiprovincia del Po.

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