Cronaca

Città capo comprensorio,
l’amministrazione sogna
una “Grande Crema”

Crema città comprensorio. Questo uno dei punti principali del programma del sindaco Stefania Bonaldi. Crema più grande, più bella, più viva: una città allargata al territorio e sostenibile. Tema caro al consigliere regionale del Pd, Agostino Alloni, dibattuto alla Festa democratica, con gli assessori Giorgio Schiavini e Fabio Bergamaschi, moderati dal giornalista Paolo Loda.

PIANO D’AREA E CASERME

Ma cosa significa Crema sostenibile?

«Una città dove i servizi sono pensati non per l’esigenza di un luogo ma per l’esigenza di un territorio: collocati nei punti strategici», ha affermato l’assessore Schiavini. Una grande Crema dove non necessariamente la tanto discussa caserme dei vigili del fuoco e il commissariato, non più adeguate e richieste da anni, devono trovare spazio nei confini della città. «Il Piano d’Area era pensato anche per questo: pensare di collocarle a San Bertolomeo vicine alle case e alla piattaforma è superato. Basta immaginare lo sviluppo della città dentro le mura. Nel Piano d’Area le caserme erano pensate fuori, in altri luoghi: a Madignano, sulla Paullese», ha spiegato Agostino Alloni.

Ma il Piano d’Area è fermo ai nastri di partenza, perchè?

«Per la miopia del centrodestra che ha immaginato una città chiusa. Questo è uno degli errori che hanno fatto, il secondo è il sottopasso di via Indipendenza»

LO SVILUPPO DELL’AREA NORD-EST

L’imminente abbattimento della ex Ferriera riporta in auge lo sviluppo dell’intera area definita dall’assessore Bergamaschi “punto di spaccatura fra il centro e il viale di Santa Maria”. Come giocare questa partita con i privati?

«Gli incontri sono iniziati, sia con l’architetto Natale Irsonti che con Bonetti, altro proprietario delle aree. Il problema principale dell’area è il superamento del passaggio a livello, e ne stiamo discutendo indipendentemente dalla soluzione da adottare. E poi c’è l’amianto da bonificare. E’ un percorso in divenire e c’è in atto un confronto tra privati e amministrazione. L’area va pensata come un mix funzionale, un’area multi servizi, non un’area tutta residenziale, ma anche commerciale e di servizi». E l’amministrazione ripensa ad uno sviluppo scolastico. E riporta in auge l’idea di spostare nell’area l’istituto che l’amministrazione provinciale avrebbe pensato in via Libero Comune. «E’ un’ipotesi di dislocare lì alcuni servizi: certo in via Libero Comune l’area è già del comune e c’è già un iter avviato, ma non credo sarà difficile stringere accordi anche lì con i privati. In via Libero Comune c’è già una massiccia presenza di servizi e di conseguenza un problema di viabilità», ha spiegato Bergamaschi. E poi nell’area c’è la stazione: c’è la possibilità di rilanciarla e arrivare a Milano in 50 minuti. Questo il centro del progetto che vorrebbe Alloni.

L’AREA DELLA PIERINA

Nella Pierina l’ex amministrazione aveva pensato a un campus, un villaggio polifunzionale, ora le idee sono diverse, quali sono?

«Le risorse sono poche e i soldi per un palazzetto polifunzionale non ci sono, quindi si cercano sinergie con i privati. L’aver progettato la sistemazione del Pala Bertoni non esclude la realizzazione di un altro palazzetto. Ma per ora stiamo pensando ad uno sviluppo spacchettato: inizieremo con l’affidare il la zona del laghetto di pesca ad una società sportiva che lo avrà in gestione, con costi a carico della realtà di pesca».

Tanti progetti per una città più grande, più bella, più viva: una Grande Crema.

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