Nuove Province, da Lodi Foroni
rilancia l’ipotesi
unione con Crema
Questione accorpamento province. Da Lodi piovono ancora dichiarazioni sull’ipotesi della grande Provincia del Po. E’ ancora il presidente Pietro Foroni a parlare del futuro della propria provincia e anche di quella cremonese, in un’intervista al quotidiano Il Giorno.
«Bisogna chiedere al Consiglio delle autonomie locali e alla Regione di fare pressioni sul Governo affinchè modifichi i criteri di soppressione delineati che a mio parere sono inattuali. Se la riformulazione avvenisse si aprirebbero spiragli per un ricongiungimento tra Lodi e Crema».
In alternativa, Foroni giudica un’unione tra Lodi e Cremona “percorribile perché hanno un’economia simile, una medesima vocazione agricola e un numero di chilometri da percorrere per spostarsi da un posto all’altro abbastanza limitato”. Dubbi, invece, sulla Provincia del Po con Lodi, Cremona e Mantova (“Il mantovano è troppo lontano da noi”), sull’accorpamento tra Lodi e Pavia (“Il Pavese, con Oltrepo e Lomellina, è troppo esteso”) e sulla maxi Provincia Lodi-Pavia-Cremona-Mantova.
E sull’ipotesi dell’ingresso di Piacenza? «Non chiudo la porta – dice Foroni -, ma i tempi per concretizzarla sarebbero lunghi». Le nuove dichiarazioni in attesa del 31 agosto, data della riunione del Consiglio delle autonomie locali che cercherà di fare luce sulle prospettive di questa fase di transizione. E a questo proposto il presidente Foroni si sta preparando alla riunione nella quale il presidente lodigiano vorrebbe chiedere una riformulazione dei criteri per aprire un’ipotesi Crema-Lodi
«Innanzitutto ho giovedì (domani per chi legge, ndr) a Sondrio alle 10,30 un importante incontro con gli altri presidenti delle province lombarde. L’obiettivo di questo tavolo Upl è quello di trovare una posizione comune per chiedere al Consiglio delle autonomie locali e alla Regione di fare pressioni sul Governo affinchè modifichi i criteri di soppressione delineati. A mio parere sono «inattuali», non tengono conto delle reali esigenze dei territori, non tengono conto ad esempio delle reti infrastrutturali o dell’economia. I criteri non possono essere i medesimi per una regione ricca come la Lombardia e per regioni come il Molise o la Campania. Al governo bisognerebbe chiedere una riformulazione dei criteri. Se così avvenisse si aprirebbero spiragli per un ricongiungimento tra Lodi-Crema», ha infatti dichiarato.
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