Cronaca

Bufera sulle farmacie municipali:
in polemica col sindaco Bonaldi,
Pieranica pronto a lasciare l’azienda

Bufera ferragostana sulle farmacie municipali: il comune di Pieranica è pronto ad abbandonare l’azienda e a riprendere la gestione della sua farmacia. Il motivo? La nomina da parte del sindaco Stefania Bonaldi del nuovo consiglio di amministrazione senza interpellare i soci e senza nemmeno avvisarli sul cambio della guardia. E così, il primo cittadino di Pieranica, Antonio Benzoni, noto per non lasciarsi mettere, come lui stesso afferma, “i piedi in testa”, ha preso carta e penna scritto una dura lettera alla collega di Crema. E si dice pronto a mollare: «Non importa se Bonaldi  il sindaco più importante, per numero di persone amministrate, del territorio: io non mi faccio mettere i piedi in testa. La nostra farmacia è tra quelle meglio gestite, tra quelle che portano i frutti  a questa azienda e lo dimostra il fatto che ora fornirà la casa di riposo di Capralba, la nuova residenza per anziani. E per questo non capisco per quale motivo noi dovremmo restare a far parte di una azienda che non solo non ci dà nulla per rientrare dagli investimenti, ma che ora ha un Cda del quale abbiamo appreso dalla stampa. A questo punto mi riprendo la gestione e la affitto ad un privato». Deciso come nella lettera indirizzata al primo cittadino di Crema, che qualche settimana fa ha nominato il nuovo Cda escludento anche il presidente uscente Lorenzo Perolini e mandando su tutte le furie non solo il sindaco di Pieranica, ma anche il Pdl, che durante l’ultimo consiglio comunale a Crema non ha mancato di rimarcare la sua contrarietà alla scelta del sindaco. Il nuovo Cda è presieduto da Agostino Guerci, presidente che Benzoni definisce “totalmente inesperto e incompetente”. Benzoni non ha digerito il fatto di aver appreso dai giornali delle nomine: «Pieranica, Soncino e Castelverde hanno dato in gestione la loro farmacia comunale all’Afm Crema e hanno sottoscritto accordi in qualità di soci, ragion per cui dovrebbero essere consultati, oltre che informati, in merito a quanto viene deciso». Correttezza, secondo Benzoni, avrebbe voluto che il sindaco Bonaldi avvisasse i soci della nomina del nuovo Cda e concordasse un rappresentante dei comuni. «Lei – incalza il sindaco di Pieranica nella sua lettera – signor sindaco, non si è neppure degnata di informarci». E non mancano critiche ai criteri di scelta, a partire da quella del presidente Guerci: «In un momento delicato sarebbe stato preferibile avere almeno una persona competente e preparate nel settore. Ma evidentemente lei signor sindaco ha scelto in funzione non delle competenze professionali, ma delle appartenenze politiche». Una lettera dura al termine della quale il sindaco chiede a Stefania Bonaldi di rivedere il Cda tenendo conto delle rappresentanze dei comune. Ammesso che Pieranica non decida veramente di abbandonare l’azienda.

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