Cronaca

Alimentari alle stelle
la crisi alza i prezzi
e svuota la borsa della spesa

La crisi svuota le borse della spesa e cambia le abitudini alimentari. Preoccupati i negozianti, soprattutto chi vende al dettaglio, che si trova a fare i conti con l’ennesima contrazione delle vendite negli ultimi tre anni.

AUMENTANO LE TEMPERATURE…E I PREZZI

Anche sullo scaffale del supermercato aumentano le cifre: nel giro di un anno lo zucchero è passato da 65 a 99 centesimi al chilo, mentre pasta e riso sono aumentati in media del 30 per cento. I prezzi di ortaggi, frutta e cereali sono destinati a salire nei prossimi mesi, colpa della siccità portata dalle ultime ondate di caldo.

LIEVITA IL PANE

Dal panettiere i prezzi sono quasi da pasticceria: dai 3.80 euro per un chilo di pane comune fino a ben 9 euro per il pane condito o lavorato. Leggero risparmio nei supermercati dove la media è sui 2.50 euro al chilo. Colpa delle farine, si dice, più costose a causa della siccità che ha rovinato diversi raccolti, una spiegazione che giustifica solo in parte il raddoppio dei prezzi rispetto al 2011. Per tutta risposta calano gli acquisti: i panettieri cremaschi dichiarano una contrazione delle vendite del 15 per cento negli ultimi sei mesi. Ogni negozio al dettaglio può fare affidamento sul proprio giro di clientela, che però si rivela più attenta al portafogli, ora si predilige il pane comune, mentre cala il consumo di stuzzichini e paste lavorate, fatta eccezione per focacce e pani conditi che spesso sostituiscono direttamente i pasti.

VITELLO D’ORO

Il vero dramma appartiene ai macellai, che negli ultimi sei mesi hanno registrato un calo di vendite pari al 40 per cento. Abolita la carne di vitello, più pregiata e costosa, mentre la scelta si sposta su carni bianche o macinati. Per fare un esempio, se per acquistare un pollo intero si spendono dai 3.90 ai 5 euro, una bistecca di manzo costa dai 12 ai 18 euro al chilo, fino a sfiorare i 21 euro al chilo con la fesa di vitello. Calano anche le grigliate estive, un tempo anima dell’estate, ora riservate ai festeggiamenti del 15 agosto, mentre per il quotidiano le massaie ripiegano sull’acquisto di uova e salumi per supplire il consumo di alimenti proteici.

 

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