Cronaca

Arrestato a Brescia,
Devis Effendi rapinatore seriale:
dovrà scontare 4 anni

Arrestato rapinatore seriale. I carabinieri hanno fermato a Brescia, Devis Effendi 24enne ricercato per una serie di condanne emesse dai tribunali di tutta la regione e fino ad oggi latitante.

LE NUMEROSE RAPINE

Nonostante la giovane età Effendi si è già reso protagonista di una serie di reati: furti, rapine, ricettazioni commessi tra il 2004 e il 2009 anche nel nostro territorio: a Castelleone, Offanengo, Crema, Izano. Si ricordano le rapine commesse al tabaccaio di Offanengo nel dicembre del 2004 e a quello di Castelleone nel febbraio 2005 e il successivo fermo operato dai carabinieri di Bergamo e di Zanica davati alla Deutsche Bank di via Santa Bartolomeo Capitanio nel marzo 2006.

I FALSI DOCUMENTI E LA FUGA DALL’INCIDENTE

A dimostrare l’indole irrequieta del giovane sono i numerosi reati commessi in barba a tutti gli arresti, i fermi e gli ammonimenti degli uomini dell’arma ai quali sembra aver lanciato un guanto di sfida. Sì, perchè Effendi si è reso protagonista anche di altre malefatte come la falsificazione di documenti, la sostituzione di persona e la fuga dopo aver provocato un incidente.  Lo scorso marzo infatti Effenti dopo aver investito, guidando contromano, un ciclista a Sant’Antonio di Grone (Bg), lo aveva abbandonato ferito sul selciato e si era dato alla fuga. Recentemente ad un fermo dei carabinieri aveva esibito una carta di identità falsa appartenente ad un amico di Ripalta Guerina sulla quale aveva apposto una sua foto.

IL RICONOSCIMENTO, L’INSEGUIMENTO E L’ARRESTO A BRESCIA

Ma questa mattina il 24enne non ha potuto sfuggire ai carabinieri di Crema i quali hanno seguito fino a Brescia una sua familiare sorpresa mentre faceva la spesa. Il sospetto, rivelatasi poi fondato, era quello che la donna volesse rifornire il parente latitante. E così è stato. Con una macchina in borghese i carabinieri l’hanno pedinata fino alla città, dove in un quartiere popolare ha incontrato Devis Effendi, bloccato dopo essere salito in macchina da una pattuglia del 112 in servizio a Brescia. All’alt degli uomini dell’arma il giovane ha mostrato ancora una volta falsi documenti, ma è stato smascherato e condotto prima in caserma e poi in carcere.

L’uomo dovrà espiare la pena residua di quattro anni e mesi undici di reclusione, già detratto il periodo di carcerazione preventiva ed il beneficio dell’indulto del 2006, nonché pagare una multa di 1100 euro.

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