Sport

Icos: il giorno di Ludovia Dalia
Cogorno: “Oltre 500mila euro
per giocare la A1 a Crema”

Da sinistra, Claudio Cogorno, Ludovica Dalia, Leo Barbieri, Cesare Capetti

“La casella non è più vuota”: con una battuta il presidente dell’Icos Crema Volley Claudio Cogorno ha presentato Ludovica Dalia, palleggiatrice romana di 28 anni, dal 2008 stabilmente in A1 con Castellana Grotte, Urbino e Parma, fresca di laurea in ingeneria gestionale.

PUNTARE SUL VIVAIO

Ruolo fondamentale quella della giovane romana, ha detto il presidente Claudio Cogorno introducendo la presentazione e precisando subito quale sarà la dimensione dell’Icos versione A1: “Siamo qui per imparare”.
Il presidente predica umiltà e lavoro, perché c’è differenza tra A2 e A1 e sottolinea la volontà della società, di puntare sempre di più su figure cremasche, da inserire nell’organigramma societario, a partire dal nuovo team manager Cesare Capetti, oltre alla giovanissima Cecilia Nicolini, prodotto del vivaio violarosa e già al lavoro, nonostante il clima vacanziero, per farsi trovare pronta per la nuova impegnativa stagione sportiva: “Cecilia pur essendo giovane, sa stare bene al posto giusto” dice Cogorno.
“Faremo di tutto per rendere la vita difficile a chi verrà a giocare contro di noi, ma senza per questo fare dei proclami, aggiunge il presidente, ricordando il finale della scorsa stagione, condito dall’entusiasmo di tutta la città per le violarosa guidate dal confermatissimo Leo Barbieri.
“Pensiamo che l’entusiasmo vada ripagato” ha detto il presidente e per questo si sta costruendo una rosa con “criterio, pazienza e lavoro”.

BARBIERI: “LUDOVICA HA SEMPRE FATTO BENE”

Leo Barbieri parla di scelta non casuale, presentando Ludovica Dalia: “Ha fatto bene in tutte le categorie, non è facile vincere in quelle inferiori, ha le caratteristiche ideali e per questo siamo partiti da lei, senza fretta, perché la fretta ti fa commettere degli errori”.
Barbieri poi esprime il suo ringraziamento per il coraggio della nuova palleggiatrice, nel venire a Crema per scrivere il suo nome nella casella dei volti nuovi.

CAMPIONATO LIVELLATO

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Umiltà e ambizione di affermarsi con Crema nella massima categoria di volley femminile, in punta di piedi, ma “senza farci prendere a pallonate”: queste le prime dichiarazioni di Ludovica Dalia, dopo le foto di rito con la nuova casacca violarosa.
La Dalia, che si è detta felice per la nuova avventura, parla poi del campionato di A1, come di una categoria dove negli ultimi anni c’è stato un certo livellamento: “Ci sono le squadre forti, ma non ci sono più le squadre cuscinetto”.
Nelle prossime ore si dovrebbe chiudere anche per qualche altra giocatrice, un nome su tutte, la centrale rumena Iuliana Nucu.

PUNTO DI PARTENZA

La grande occasione rappresentata dalla A1: di questo, racconta Cogorno, si parlava qualche giorno fa con l’imprenditore Santo Versace, con il quale è in corso una trattativa.
Versace faceva notare come la società violarosa in poco tempo, sia passata dai campionati di provincia al campionato più importante a livello nazionale; ma per Cogorno, il prossimo campionato deve essere un punto di partenza e non di arrivo, “con la consapevolezza che siamo una neopromossa”.

IL NUOVO PALABERTONI

Capitolo palazzetto: Cogorno parla del grande sforzo che la società sta facendo per l’ampliamento della struttura, al fine di consentire agli sportivi della città di Crema, di fruire di uno spettacolo fino ad ora mai presentato.
“Treviglio è vicino, ma abbiamo deciso di fare questo sforzo, trovando con il Comune una unione di intenti”.
Poi quanto alle percentuali riferite alla ripartizione della spesa, tra Comune e Icos, individua la quota maggiore a carico dell’Icos (4/5), mentre il Comune parteciperebbe per 1/5.
Dunque a breve partiranno i lavori di ampliamento del Pala Bertoni, non appena sarà completato l’iter per la definizione della convenzione con il comune.
“Spendere oltre 500mila euro per l’adeguamento non è da sottovalutare, ma è un’occasione per la città”.
Sollecitato a dare il suo giudizio, rispetto alla preoccupazione che un’intervento come questo, potrebbe comportare l’abbandono in futuro della costruzione di un nuovo palazzetto, Cogorno risponde che in passato fu tra i promotori di un nuovo palazzetto, alla fine mai realizzato.
“Oggi noi avremmo potuto con molto meno, affittare il palazzetto a Treviglio e organizzare un treno speciale, per portare lì i tifosi – dice Cogorno – invece preferiamo rendere più confortevole il Pala Bertoni”.
Il Pala Bertoni messo a norma, non potrebbe ospitare eventuali play off? Cogorno replica con una battuta: “Noleggeremo una tenda da circo”.

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L'interno del Pala Bertoni prima dei lavori di restyling

Ilario Grazioso

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