Entro ottobre le nuove province
Crema guarda Lodi
e la Bassa begamasca
Entro ottobre la provincia di Cremona scomparirà. Questo l’effetto del decreto Salva Italia prima e della Spending Review poi, che di fatto prevedono la soppressione di tutte le Province fatto salvo per quella di Milano e Brescia.
IL DIALOGO CON LODI
E se da un lato Cremona sta ragionando con Mantova e Piacenza dall’altro il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi insieme al consigliere regionale Agostino Alloni, ha iniziato a verificare la possibilità di una alleanza tra Crema e Lodi incontrando il primo cittadino Lorenzo Guerini e il collega di Alloni, Fabrizio Santantonio.
L’IPOTESI DI TREVIGLIO E DELLA BASSA BERGAMASCA
Ma quella di Lodi è solo una delle possibilità per il Cremasco che guarda di buon occhio anche verso la bassa-bergamasca, in vista di una battaglia comune, che dovrebbe essere già iniziata, per la salvaguardia del tribunale. Una questione però è certa: sia per il Tribunale che per le province i tempi sono strettissimi, quindi ogni incontro, anche se finisce sotto il fuoco del Pdl e degli oppositori, è più che importante. Ne è convinto Agostino Alloni, che strizza l’occhio quindi anche a Treviglio: «L’incontro di lunedì ha avuto l’intento di di rafforzare i legami di collaborazione tra Lodi e Crema indipendentemente dalla circostanza che vedrà i due territori coinvolti nella definizione delle Province. Non si tratta, infatti, di tracciare a tavolino i confini di un nuovo Ente Locale o di “annettere” questa o quella porzione di comunità ma di cominciare a guardarsi attorno coinvolgendo, oltre alle due città, tutti i comuni e i portatori di interesse del Lodigiano e del Cremasco: non una semplice aggregazione di numeri ma una valutazione dei servizi in essere e delle relazioni che i due territori possano condividere. In questa ottica si è parlato anche della possibilità di considerare il coinvolgimento di pezzi di altre province che per noi significa il trevigliese, grazie al quale potremmo anche “salvare” il Tribunale di Crema, ma non solo quello».
“INVIDIA” DEL PDL
Detto questo Alloni si toglie qualche sassolino nella scarpa e si rivolge ai consiglieri del Pdl che lo avevano preso di mira perché presente all’incontro con il sindaco di Lodi: «E’ un modo per mettere le mani avanti? Stiamo accelerando troppo i tempi?Già ho detto dei tempi strettissimi e il rischio, in queste occasioni, è quello di subire le decisioni degli altri. Un errore che non possiamo permetterci. Il Pdl di Crema ha contestato la mia presenza all’incontro di lunedì. E perché? Sono o non sono un Consigliere regionale e rappresentante istituzionale del territorio? In più spetterà al CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) e a Regione Lombardia dire l’ultima parola in merito alle nuove Province e quindi a maggior ragione a chi, come Alloni e Santantonio, dovranno alzare la mano al Pirellone. Solite polemiche di provincialotti un po’ gelosi e ancora incazzati per avere perso le elezioni a Crema».
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