Politica

Avvocati e sindaco
incitano tutti
alla mobilitazione di massa

Tutti  mobilitati per salvare il tribunale di Crema. Una mobilitazione di massa, forse tardiva visti i tempi ristrettissimi (il ministro Paola Severino pare voglia chiudere la partita entro i primi di agosto), per non cancellare il tribunale della città accorpandolo con quello di Cremona.

AVVOCATI E AMMINISTRAZIONE UNITI

In campo questa mattina gli avvocati cremaschi, riuniti con l’amministrazione comunale in sala degli Ostaggi per ribadire la necessità di combattere uniti una battaglia che sembra ormai persa, fatto salvo un ripensamento dell’ultimo minuto da parte della Guardasigilli. In una sala gremita, prima il presidente dell’Ordine degli avvocati, Ermete Aiello, poi il sindaco Stefania Bonaldi, hanno ribadito la necessità di una battaglia unita «non per i privilegi di una casta, ma per i cittadini», per riuscire a dimostrare che tagliare il tribunale di Crema non significa tagliare i costi e per arrivare ad un accorpamento con la sede distaccata di Treviglio, nonostante i freni posti dai trevigliesi che prima preferiscono provare a salvare la propria sede distaccata. Ad appoggiare la battaglia gli onorevoli Cinzia Fontana del Pd, Alberto Torazzi e Silvana Comaroli della Lega Nord, che stanno facendo pressioni sui colleghi bergamaschi e bresciani che siedono in commissione Giustizia di Camera e Senato. La proposta che verrà portata avanti è sempre quella di unire i due tribunali per arrivare ad avere le caratteristiche richiesta dalla legge delega: cioè un numero sufficiente di magistrati e 350mila abitanti. Insieme Crema e Treviglio avrebbero 13 magistrati e circa 380mila abitanti. A questo proposito il presidente del consiglio comunale Matteo Piloni unitamente ai capigruppo convocherà per la prossima settimana un consiglio comunale aperto per votare un ordine del giorno, che verrà poi inoltrato anche a Treviglio e a tutti i consigli comunali del territorio perchè lo sostengano. Il presidente degli avvocati ha incitato tutti a firmare la proposta di legge popolare partita da Montepulciano per il mantenimento dei tribunali, mentre il sindaco ha incitato ad una mobilitazione popolare.

Contrario sia alla proposta di legge, ritenuta inutile, che al sostegno da parte di tutti i consigli comunali per mancanza di tempo, il consigliere comunale e regionale Agostino Alloni che ha incitato a coinvolgere i sindaci dei 48 comuni perchè firmino un documento da inviare sia a Roma che in Regione. Alloni ha suggerito di mirare all’efficienza e alla necessità, in vista delle revisioni delle province, dei due territori (Crema e Treviglio) di stare insieme. E a proposito di province la prossima settimana il sindaco Bonaldi incontrerà quello di Lodi.

DALLA REGIONE ARRIVA IL SUPPORTO

E proprio oggi il presidente del consiglio regionale, il leghista Fabrizio Cecchetti ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti e al Ministro della Giustizia Paola Severino una lettera con la quale in sostanza chiede che Palazzo Chigi riveda la decisione.  Nel documento, inviato per conoscenza anche ai Presidenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato, Giulia BongiornoFilippo Berselli, Cecchetti invita il Governo a «un’ulteriore riflessione» affinché siano raggiunti «importanti obiettivi di recupero, efficienza e produttività senza danneggiare precise realtà territoriali. Col provvedimento sono state cancellate realtà – scrive il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia – che hanno un bacino di utenza rilevante e superiore, sia sotto il profilo numerico che di importanza strategica ed economica e demografica ad altre realtà italiane “sopravvissute” al taglio”. “La scelta di tagliare– conclude Cecchetti – non è condivisibile. Non si individuano gli effettivi vantaggi e vi sono rischi concreti di un ulteriore effetto depressivo per l’economia locale».

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