Sindaco contro la chiusura
dell’ufficio postale
di Santa Maria
Sindaco in campo contro la chiusura dell’ufficio postale di via Battaglio a Santa Maria della Croce. Dopo l’annuncio di Poste Italiane che intende chiudere 1155 gli uffici postali sparsi in tutta Italia, tra i quali figura anche il cosiddetto ufficio 3 di Crema, quello di Santa Maria, oltre a quelli di Ca’ de Mari a Gadesco e di Casalbellotto a Casalmaggiore, il sindaco di Crema Stefania Bonaldi si è subito mobilitata per cercare un accordo con l’amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi.
Con una lettera inviata subito questa mattina Stefania Bonaldi cerca di aprire un dialogo con Poste Italiane per arrivare a trovare delle soluzioni per evitare la chiusura o per lo meno per limitarne i danni e gli effetti negativi che questa chiusura potrebbe avere soprattutto sui residenti anziani impossibilitati a raggiungere l’ufficio centrale o altri uffici della città.
Il sindaco, che non ha voluto entrare nel merito delle valutazioni economico-organizzative che hanno portato Poste Italiane ad optare per questa riorganizzazione, ma ha espresso «forte preoccupazione per le gravi conseguenze che provocherebbe la chiusura di uno sportello che serve un quartiere assai importante e popoloso della città» Pur comprendendo. «che tutto il nostro Paese è costretto ad affrontare una serie di sacrifici per garantire condizioni di sviluppo», il sindaco nella sua missiva ha sottolineato però che «continuare ad impoverire i territori e togliere servizi ai cittadini alla fine avrà il solo effetto di peggiorare le condizioni generali dei territori stessi e non penso che sia questa la finalità di un Ente come Poste Italiane».
Non intende certo iniziare un braccio di ferro con l’ente, ma si mette a disposizione per una valutazione su possibili alternative o modalità di collaborazione per evitare la chiusura dell’ufficio o per lo meno limitarne gli effetti negativi».
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