Tribunale da salvare:
l’asse Crema-Treviglio c’è,
ma ora tocca ai parlamentari

L’asse Crema-Treviglio è l’unica strada percorribile per salvare il tribunale. A ribadirlo il sindaco Stefania Bonaldi che ha parlato di un barlume che intende seguire per scongiurare la chiusura del tribunale. «Fermo restando che il tribunale di Crema rientra tra i 37 in chiusura, c’è un barlume se riusciamo a trovare un accordo con Treviglio. Noi non ci battiamo per mantenere l’esistente, ma per creare una realtà che abbia tutte le prerogative previste dalla legge delega per far sopravvivere entrambe le realtà: 350mila abitanti e un numero di magistrati sufficienti. Incontrerò, insieme al presidente dell’ordine degli avvocati Ermete Ajello, il sindaco di Treviglio, Giuseppe Pezzoni e il presidente dell’ordine degli avvocati della bassa bergamasca, Giuseppe Maridati. Ma a fare la sua parte deve essere ora Treviglio che ha una decina di parlamentari su cui fare pressione», ha spiegato il sindaco che intende convocare anche un consiglio comunale aperto nelle prossime settimane. Nel frattempo anche la senatrice Cinzia Fontana sta facendo pressioni sui colleghi che siedono nelle commissione Giustizia di Camere e Senato. A partire dalla parlamentare orobica Alessandra Maria Galloni, fino a Guido Galipeti, senatore bresciano che già è arrivato a Crema e ha già incontrato sia la senatrice che il sindaco. «Dobbiamo far comprendere le ragioni della nostra proposta, che ha senso, anche perché chiudendo Crema, di fronte a quanto dichiarato da Cremona, non ci sarà alcun risparmio visto che dovranno essere fatti dei lavori di ampliamento per premettere l’accorpamento. Invece con la nostra proposta che non mira a mantenere l’esistente si raggiungono i requisiti che servono. Questo è quello che io posso fare, ma sono sola, quindi serve l’intervento dei parlamentari bergamaschi che sono oltre dieci. Solo col loro appoggio si potrà farcela, se non c’è saranno chiusi entrambi i tribunali»

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