Spettacolo

Luca Carboni e Caponord per l’Emilia
successo in musica al San Domenico
per il concerto a scopo benefico

– Foto di Giulio Giordano –

Luca Carboni arriva sul palco con un sorriso e l’aria di un vecchio amico venuto a far visita ai ricordi di una generazione. Il volto è lo stesso, tratti irregolari resi ruvidi dalla barba e dai capelli pettinati all’indietro, ora striati di grigio. Indossa l’abbigliamento di un giorno qualunque, quasi fosse capitato su quel palco per caso e avesse deciso di afferrare l’asta del microfono e cantare le proprie emozioni. Non cambia lo sguardo vivo, umano, la voce calda e ruvida che ricorda il velluto rosso del divano alle sue spalle, un contrasto avvolgente con la dolcezza dei testi che l’hanno reso un’icona della musica italiana.

LUCA E I CAPONORD PER L’EMILIA

“Un saluto alla bellissima Crema” e un pensiero alla sua Emilia-Romagna, terra natale del cantante bolognese che per aiutare le popolazioni terremotate ha deciso di devolvere il ricavato del concerto alle popolazioni colpite dal sisma. Lo scopo benefico raccoglie anche il contributo musicale dei Caponord, band cremasca che ha fatto da spalla a Carboni aprendo il concerto con sei brani tratti dal primo disco e dall’ultimo lavoro che porteranno in tournée a partire dal prossimo settembre. Gli applausi sono anche per loro, che conquistano il pubblico cremasco con basi musicali coinvolgenti e ben bilanciate arricchite da testi espressivi e vicini al mondo giovanile; a loro l’augurio di Luca, per la prossima avventura e per un futuro di successi.

EMOZIONI “SENZA TITOLO”

La scaletta rimbalza tra passato e presente, con brani come Non finisce mica il mondo, Alzando gli occhi al cielo, Farfallina, Silvia lo sa, storie di emozioni che porta ancora con sé e che culminano con La mia ragazza, dedicata alla nascita del figlio, forse uno de momenti più profondi e luminosi della sua vita. La speranza di guardare avanti con ottimismo e voglia di vivere torna anche sulla copertina del nuovo album “Senza titolo”, con la sagoma di padre e figlio che guardano verso un orizzonte non delineato. Senza titolo è un inno alla speranza, alla vita, una parentesi aperta all’evoluzione di una carriera artistica caratterizzata dalla voglia di seguire solo ciò che detta il cuore rimanendo semplicemente “Luca”, così come i fan lo chiamano tra gli applausi e le frasi di canzoni urlate a metà.
Non più il piglio aggressivo dei primi anni: nelle sue canzoni si fa strada una vena riflessiva e nostalgica che traspare dal modo in cui socchiude gli occhi mentre canta, sorride, si volta verso gli amici della band, si stringe nelle spalle o allarga le braccia al cielo, al pubblico che quella sera è lì per lui. Forse non un “fisico bestiale”, per dirla con parole sue, ma senza dubbio ha il physique du role per offrire a Crema oltre due ore di musica dal vivo non stop, ricompensata dagli applausi e dal calore dei fan che a fine concerto lasciano le poltroncine per correre sotto il palco a stringergli le mani.

Lidia Gallanti

 

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