Sport

Pergo, è arrivata la fine
dai tifosi furiosi accuse
a Comune e Rossoni

Sopra, i tifosi del Pergo con Walter Della Frera durante il primo consiglio comunale

Arrabbiati, delusi e molto, molto duri. I tifosi della Curva Sud del Pergocrema esprimono tutta la loro rabbia: per la squadra della città è arrivata la fine dei giochi. Per lo meno quelli ad alti livelli. Oggi è il 30 giugno, ultimo giorno utile per l’iscrizione alla Lega Pro, ma i sogni si erano già infranti in settimana, quando il consigliere regionale Agostino Alloni, aveva annunciato dalla sua pagina Facebook che le trattative non erano andate in porto. A nulla è servito neppure il frenetico lavoro del consigliere Walter Della Frera: nessuna iscrizione in C1 per il Pergo. Il futuro si deciderà tutto la prossima settimana, ma come ribadiscono i tifosi non è detto che possa iscriversi al campionato d’Eccellenza, campionato dove milita il Crema.

Ed è con una lettera aperta a tutti i cremachi che i tifoni esprimono tutta la loro amarezza e accusano chi con la sua gestione ha cancellato decenni di storia. E dallo sfogo non si salvano neppure le istituzioni locali: dal comune all’assessore regionale, Gianni Rossoni.

«Cari cremaschi, siamo arrivati al dunque, il Pergocrema torna tra i dilettanti. E’ chiaro, peggio non capiti e non deve capitare. Fa parte del gioco e di un sistema senza veri controlli che permette a personaggi inaffidabili di entrarvi e distruggere decenni di storia. Un sistema che condanna solo la parte sana del calcio: i tifosi. Ma il Pergo torna tra i dilettanti soprattutto perchè alle spalle non ha Istituzioni che lo salvaguardino, ha sempre trovato diffidenza e ostilità tra le stesse, pensiamo alla messa in mora del Comune, e soprattutto, in questa città la classe imprenditoriale e gli istituti di credito hanno sempre fatto spalluccie di fronte ai numerosi appelli. Sia chiaro, il Pergo ripartirà, ma per la città è l’ennesima sconfitta, una tra le tante da elencare, non solo sportive. Ovvio ci sarà qualcuno che stapperà le bottiglie, ma credeteci è magra consolazione, soprattutto pensando che il nome della gloriosa città di Crema, continuerà negli oratori di provincia. Perchè, diciamoci la verità, pur eccellendo in altri sport, una delusione nel calcio non ha pari e ricompense. Bastava la voglia di dare visibilità ad una città che perde uno a uno i suoi pezzi migliori. Partirà la gara dello scaricabarile? Forse si, adesso tutti si addosseranno le colpe. Noi ci togliamo da questa gara senza vincitori, sappiamo già tutto. Se è vero, come pare, che acquirenti veri ce n’erano, la serie C andava salvata: diteci cosa fa adesso una città di 30000 persone con una squadra in Eccellenza e l’altra forse più in basso? Fa ridere…..o piangere se abbiamo un pò di orgoglio cremasco. E qualcuno, adesso, ci dovrà delle spiegazioni serie e credibili, in merito. Anche la politica rifletta, a cominciare da chi, pur occupando posti in enclavi importanti, in questi anni, ha pensato a tagliare i nastri senza spendere una parola, senza mai mettersi in gioco. Gianni Rossoni se ci sei batti un colpo: pensavi forse che non avremmo ricordato il tuo incomprensibile silenzio e il tuo menefreghismo al riguardo? La cosa che più ci rammarica è quella che “noi siamo stati gli unici a crederci fino in fondo”. Altri hanno giocato, tergiversato, cercato visibilità alle spalle della nostra passione, nessuno si senta a posto con la coscienza, la nostra sensazione rimane una: non tutto quello che si poteva fare è stato fatto per salvare una categoria importante. Adesso aspettiamo il preventivato piano B, sperando che non sia l’ennesima pia illusione. Noi ci saremo sempre, quello che sembra solo uno slogan da urlare dalla curva di uno stadio oggi appare più che mai come l’unica verità: “Il Perco siamo noi, solo noi”»

La prossima settimana sarà decisiva per cercare per lo meno di iscrivere la squadra tra i dilettanti: una questione non semplice visto che dovrà essere costituita una nuova società che dovrà seguire, insieme al sindaco, una serie di passaggi necessari per essere affiliati alla Federcalcio e poi iscritti al campionato, si spera d’Eccellenza.

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