Linee programmatiche, sì con riserva
in Consiglio si tenta la collaborazione
dubbi su partecipate e infrastrutture
Un Consiglio all’insegna dell’apertura, almeno in apparenza. E’ presto per dire se si tratti solo di una suggestione positiva o dell’effettiva volontà di posare le armi e collaborare, ma a dispetto della brusca chiusura dell’incontro precedente sembra che consiglieri di maggioranza e opposizione stiano tentando la strada della collaborazione costruttiva. Lo rimarca il Sindaco Stefania Bonaldi, che accoglie con favore le repliche alla discussione delle linee programmatiche. Nei panni di presidente dell’adunata cremasca c’è un insolito Antonio Agazzi che, forse con un pizzico di nostalgia, fa le veci di Matteo Piloni per circa metà della seduta di votazione delle linee programmatiche, che si conclude con l’astensione dei due consiglieri della lista “Solo cose buone per Crema” e la non partecipazione al voto dei consiglieri Pdl Laura Zanibelli e Renato Ancorotti.
LE LINEE PROGRAMMATICHE
La parola passa agli assessori, che riprendono secondo le rispettive responsabilità i punti programmatici già toccati in precedenza, primo tra tutti la mobilità sostenibile e l’importanza di un ruolo strategico di Crema come Capocomprensorio con il potenziamento di infrastrutture come la Gronda Nord, il sottopasso, l’ex 591 e i collegamenti alla BreBeMi. Parlando d’innovazione il tema si sposta sull’università, con la volontà di favorire start-up per giovani imprenditori o sviluppare legami virtuosi con le eccellenze cremasche come la cosmesi, la meccanica e l’agroalimentare. Stesso discorso per la cultura, che nonostante l’assenza di fondi risulta orientata a valorizzare patrimoni come l’Arte organaria, il Museo Civico e l’Istituto Folcioni; non manca il capitolo servizi sociali, considerati fondamentali per il benessere delle famiglie.
PARTECIPATE INCERTE
Gli animi si scaldano sulla questione partecipate: il sindaco ritratta la questione dell’azzeramento perché fraintesa, “Nulla di velleitario – afferma Bonaldi – Non intendiamo buttare in aria i tavoli ma riqualificare i Cda, non ci muoveremo senza approfondimento e condivisione con i sindaci del territorio”. Una rassicurazione che Agazzi respinge con decisione definendola “Un’inversione a U” e sospettando una marcia indietro in favore di poltrone vicine al centrosinistra.
INFRASTRUTTURE E CRITICITA’, ALLONI: “SOTTOPASSO SBAGLIATO”
Sottopasso e Gronda Nord sono solo due dei tanti i progetti infrastrutturali previsti, necessari ad affermare Crema come Capocomprensorio. Ne è convinto il consigliere Pd Agostino Alloni, che rimarca l’occasione di una nuova autonomia grazie alla mobilità sostenibile. Duro il commento nei confronti del sottopasso di via Indipendenza, definito l’errore più grave degli ultimi cinquant’anni: “La velocizzazione del traffico non si fa mai in entrata ma in uscita dalla città – commenta il consigliere Pd – senza contare che un intervento simile elimina per lungo tempo la possibilità di prolungare la Gronda Nord fino a Santa Maria e realizzare quindi il sotto/sovrappasso di viale Santa Maria. Su quest’ultimo punto Alloni spinge sulla concretizzazione di un progetto che permetta di accedere ai finanziamenti regionali con un adeguato recupero del piano integrato, e conclude con la necessità di rendere crema autosufficiente dal punto di vista energetico attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili e la certificazione degli edifici.
ASTENUTI E NON PARTECIPANTI
“Nonostante sia una commissione di luci e ombre non mi oppongo e auguro al sindaco un buon lavoro, ma niente gattopardismi”. Pur accogliendo con favore gli impegni presi su temi come l’alleggerimento fiscale Antonio Agazzi e Paolo Patrini prendono le distanze dal “ventaglio di opzioni lasciate aperte” dal Sindaco, una cautela interpretata dai due consiglieri come la mancanza di una strategia amministrativa concreta. Solo qualche dubbio su modi e tempi di realizzazione del programma da parte dei 5Stelle Alessandro Boldi e Christian DI Feo, mentre sorprende la scelta dei consiglieri Pdl di non partecipare al voto; “E’ un diritto e un dovere”, si limita ad affermare Laura Zanibelli. Qualche stoccata ma nessun voto contrario: una conclusione pressoché positiva, segno che la sfida per superare il gioco della parti è aperta, ma non ancora superata.
Lidia Gallanti
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