Commissione Garanzia:
il Pdl chiede la testa di Boldi,
ma i grillini non ci pensano
Alessandro Boldi deve lasciare la presidenza della Commissione di Garanzia. Non è passata neppure una settimana dal consiglio comunale che ha visto l’elezione del rappresentate del Movimento 5 Stelle a presidente della commissione di Garanzia, che il Pdl torna alla carica. Lunedì sera, dopo aver promesso di andare avanti per giorni, il Popolo della Libertà, vedendo che non c’erano le condizioni, aveva ritirato la candidatura di Laura Zanibelli alla presidenza, non aveva partecipato al voto e dato campo libero ai grilllini e ai suoi sostenitori. Ora dopo qualche giorno di fronte al voto favorevole del Movimento di Beppe Grillo al programma del sindaco Stefania Bonaldi è proprio Zanibelli a richiedere la presidenza per il suo gruppo. Che sia lei oppure qualcun altro a presiederla poco importa, l’importante è avere quel posto, che di fatto spetta alle minoranze. Sì, perché secondo il Pdl, col voto favorevole al programma del sindaco Stefania Bonaldi, il Movimento 5 Stelle sarebbe di fatto entrato a far parte della maggioranza. «Il Movimento 5 Stelle ha votato a favore del programma quinquennale del sindaco Bonaldi. Ne prendiamo atto: la maggioranza in consiglio comunale è passata da 16 consiglieri a 18. Di fatto col voto favorevole al programma del sindaco Bonaldi, il Movimento 5 Stelle esce dalla minoranza. Attendiamo a questo punto, per coerenza e trasparenza, che Boldi si dimetta dalla presidenza della commissione di Garanzia, che spetta per legge alla minoranza, di cui non fa più parte. Diversamente ne trarremo le conseguenze», spiega Laura Zanibelli.
LA REPLICA DEI GRILLINI
Immediata la replica dei Grillini, che per bocca del portavoce Danilo Toninelli fanno sapere di aver votato a favore del programma del sindaco perchè si propone di rivedere i cda delle partecipate e il metodo di scelta “mettendo – dice – al centro di tutto la competenza politica. «Ora ci auspichiamo che ciò accada e anche noi del Movimento 5 Stelle faremo la nostra parte. Ma – prosegue Toninelli – oltre a cambiare i cda delle partecipate, o a cercare di farlo, bisogna anche controllarne l’andamento e la funzionalità, e questo ruolo lo può fare la commissione di Garanzia. Ecco perchè il M5S Cremasco ha mantenuto ferma la propria posizione con la candidatura di Boldi alla presidenza della Garanzia. Il consiglio comunale si è fatta una scelta di coscienza e cambiamento. Questo cambiamento, a nostro parere non poteva essere quello di nominare alla presidenza un membro di un partito che nei cinque anni precedenti,rappresentando la maggioranza, aveva contribuito a rendere le partecipate quello che oggi sono. Sarebbe stato come porre ad organo di controllo lo stesso controllato. Agazzi e la lista civica “Solo cose buone per Crema” , nell’appoggiare la nomina di Boldi, hanno capito l’incoerenza che avrebbe comportato questa scelta e ha agito a nostro parere con onestà intellettuale. Aver nominato Boldi, rappresenta un grosso successo per Crema perchè significa che forse qualcosa si sta muovendo. Di certo dovremo approfondire la materia, e per farlo chiediamo l’aiuto di tutti i membri di questa importante commissione, sempre nell’ottica di oltrepassare, una volta per tutte, le logiche di maggioranza e opposizione, tenendo come faro il solo bene dei cittadini. Ciò che è certo è che, al più presto, convocheremo i vertici di tutte le partecipate a cui chiederemo i resoconti del loro operato». In pratica nessuna intenzione di rassegnare le dimissioni.
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