Politica

Piloni «Non sono presidente
a tempo pieno prendo solo
651 euro lordi al mese»

Niente aspettativa per Matteo Piloni, quindi niente lavoro a tempo pieno in comune a Crema. A comunicarlo è lo stesso presidente del consiglio comunale, dopo le polemiche sollevate nell’ultimo periodo dal Pdl, e non solo, in merito al suo lavoro a tempo pieno in comune. «A Crema  mai nessuno, prima d’ora, ha svolto quella funzione cinque giorni alla settimana per tante ore al giorno. Sarebbe un cattivo esempio di “lentezza burocratica”  se per convocare una riunione dei capogruppo al fine di formulare  un ordine del giorno per il  prossimo consiglio comunale serva un  presidente a tempo pieno», avevano commentato i consiglieri comunali del Pdl, Laura Zanibelli, Simone Beretta e Renato Ancorotti.

INDENNITA’ RIDOTTA A 651 EURO LORDI

Solo pettegolezzi e disinformazione, magari derivati dal fatto che Pilone avesse comunicato di aver lasciato la carica di coordinatore cremasco del Pd per dedicarsi al suo nuovo incarico di presidente del consiglio comunale. E dalle voci che si erano diffuse circa la sua aspettativa dal Pd. Al contrario lo stesso Piloni fa sapere: «Per quanto mi riguarda, al contrario di qualche pettegolezzo e disinformazione, la mia indennità è di 651,50 euro lordi mensili (per 12 mensilità) avendo rinunciato all’aspettativa. Ho scelto, grazie alla squisita disponibilità della struttura, di ritagliarmi un ufficio, non tanto per me, ma per dare seguito a ciò che ho in mente. Essere un punto di riferimento non solo dei consiglieri comunali, ma soprattutto dei cittadini, per qualunque questione. E’ questo che ho in mente per il mio ruolo, oltre a ciò che è previsto dal regolamento», specifica il presidente del consiglio comunale. Per quanto riguarda invece le attrezzature in dotazione Piloni fa sapere che sta utilizzando il computer che era in dotazione all’ex assessore Paolo Mariani, rimasto libero come altri due (la giunta Bonaldi ha tre assessori in meno rispetto a quella di Bruttomesso). «Nessun nuovo acquisto e soprattutto: non ho una segretaria», aggiunge il presidente del consiglio che specifica: «Non sono in aspettativa come si dice, sono coordinatori dimissionario e resterò anche al servizio del partito come funzionario, a disposizione del futuro coordinatore del Pd». Un ruolo quindi ancora all’interno del Partito Democratico.

LE INDENNITA’ DI SINDACO E GIUNTA

Ma al di là di Piloni quali sono le indennità degli altri assessori? Eccole servite. Per il sindaco Stefania Bonaldi in aspettativa il compenso a tempo pieno è di 2896 euro lordi mensili, per il vice sindaco, ruolo ricoperto da Maria Angela Beretta, l’indennità piena è di 1592 euro lordi (796 euro in caso di lavoratore dipendente), per gli altri assessori Fabio Bergamaschi, Giorgio Schiavini e Paola Vailati è di 1303 euro lordi (651 come quella del presidente in caso di lavoratori dipendenti). Per tutti i consiglieri il gettone di presenza è 29 euro sia per le sedute del consiglio comunale che per quelle delle commissioni.

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