Oltre trecento persone in piazza Duomo
per il concerto dedicato a Wojtyla
vent’anni dopo la città lo ricorda così
Piazza Duomo gremita, anche a distanza di vent’anni. I trecento posti a sedere non sono bastati per accogliere tutto il pubblico presente ai piedi della Cattedrale per ricordare il Beato Giovanni Paolo II. Una location insolita e suggestiva, scelta apposta per offrire alla città la possibilità di partecipare ad un grande evento di musica e memoria collettiva. Grande la soddisfazione degli organizzatori del Centro culturale diocesano G.Lucchi e di Padre Ricardo Castillo, parroco della Basilica di Santa Maria della Croce. “Giovanni Paolo II non ha fatto differenza tra le piccole e le grandi diocesi, le ha volute visitare tutte” la serata si apre con le parole di Monsignor Luigi Ferrari, in rappresentanza del vescovo della Diocesi di Crema Oscar Cantoni; segue il saluto delle istituzioni portato dal vicesindaco Angela Maria Beretta, che ha ricordato l’esortazione di papa Wojtyla ai politici per il bene comune.
MUSICA, IMMAGINI E RICORDI
Dalle parole si passa alla musica, con la Petite Messe Solennelle, opera di grande impatto composta da Gioacchino Rossini e interpretata ieri sera dal Conservatorio di Piacenza G.Nicolini diretto da Patrizia Bernelich. Due pianoforti, un harmonium, due cori da camera e voci soliste hanno rapito il pubblico raccolto nel cuore di Crema, uno spettacolo coinvolgente reso ancora più intenso dalle proiezioni mute di alcuni istanti rubati alla visita pastorale del 20 giugno 1992. A incorniciare l’evento non sono mancati i pannelli della mostra dedicata lo scorso maggio al Papa Polacco, scatti che lo ritraggono a Crema tra la folla di fedeli, molti dei quali avranno avuto l’occasione di riconoscersi e forse provare di nuovo, vent’anni dopo, l’emozione di quella giornata.
LE PAROLE DI WOJTYLA
Il concerto è stato intervallato da tre passaggi tratti dai discorsi pronunciati dal Papa durante la visita cremasca, contestualizzati dagli interventi del referente del Centro G.Lucchi Marcello Palmieri che ha condotto la serata. Proprio nella Basilica di Santa Maria della Croce, dove stasera alle 18 si terrà l’ultima funzione religiosa in commemorazione, Karol Wojtyla si era rivolto agli amministratori della città chiedendo di “Fare della politica un modo privilegiato per vivere la carità, per dar voce a chi non ha voce”. Un invito più che mai attuale, seguito dall’esortazione a non perdere la speranza pronunciata in Piazza Garibaldi e un pensiero rivolto agli ammalati, ai missionari e agli operatori della Carità che raccolti in piazza Duomo.
IL SUCCESSO DELL’EVENTO
In chiusura ha preso parola Fabrizio Dorsi, direttore del Conservatorio G.Nicolini, per ricordare lo stretto legame che unisce l’istituzione piacentina e il Comune di Crema, un sodalizio celebrato anche in questa occasione con un evento organizzato senza gravare sulle casse comunali o diocesane grazie a impegno e disponibilità dei responsabili. Il pubblico applaude e rimane in piazza e il bis non tarda ad arrivare, chiesto a gran voce anche dagli spettatori occasionali che passeggiando per piazza Duomo si sono imbattuti nell’intensa commemorazione nata per riconsegnare alla città un ricordo prezioso del proprio passato.
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