Politica

“Cara Bonaldi, così non va”,
Pdl a tutto campo
sui disastri di un mese di giunta

Il cambiamento. E’ questo che i cremaschi si aspettavano da Stefania Bonaldi? Se sì, questo cambiamento dov’è? Un mese di amministrazione e i risultati quali sono? Un assessore “cacciato” da una lettera anonima, un sostituto, senza neppure tutte le deleghe del precedente, gradito a Rifondazione Comunista ma non a Sel. Un inno al risparmio con una giunta ridotta a cinque assessori, ma una spesa che mai si era vista a Crema per il presidente del consiglio comunale a tempo pieno. Un consigliere incaricato allo Sport, controllore di se stesso, che fa più di quanto abbiano fatto tutti gli altri consiglieri insieme. A che titolo? Non si sa.

Queste in sintesi le rimostranze di Laura Zanibelli, Renato Ancorotti e Simone Beretta del gruppo consiliare del Pdl, ad un mese dall’elezione di Stefania Bonaldi sindaco di Crema.

IL CORVO

Un sindaco reo di aver “affondato il coltello nella piaga denunciata dal corvo”, di aver parlato in pubblico di vicende private, di aver voluto “forse giustificare il suo operato scaricando la palla e la colpa su altre persone”.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Dito puntato anche contro Matteo Piloni, presidente del consiglio a tempo pieno. «Abbiamo saputo attraverso la stampa che probabilmente il Presidente del consiglio comunale svolgerà l’incarico a tempo pieno. Speriamo di no. Il ruolo non lo esige per quanto la legge glielo consenta. A Crema  mai nessuno, prima d’ora, ha svolto quella funzione cinque giorni alla settimana per tante ore al giorno. Speriamo che non ci sia nulla di vero ed in un momento di difficoltà come questo poter risparmiare non sarebbe male: forse non tutti sanno che il Presidente del Consiglio comunale percepisce quanto un assessore a tempo pieno o part-time».   In pratica secondo i consiglieri del Pdl, quello che il sindaco si era vantata di risparmiare riducendo gli assessori lo spende per il presidente del consiglio.

IL RUOLO DI DELLA FRERA

Perplessità anche sul ruolo del consigliere Walter Della Frera incaricato di seguire lo sport. A che titolo? Si chiedono i consiglieri del Pdl. «A che titolo Della Frera rappresenta il comune in alcune situazioni come ad esempio a Roma col Coni? A questo punto che lo nomini in giunta, visto che le deleghe del sindaco sono parecchie e non sappiamo come potrà seguire tutto.Una situazione imbarazzante.  Non chiamarlo consigliere delegato arzigogolando in altre pseudo terminologie non basta».

IL TEATRO SAN DOMENICO

Un invito dal Pdl a Umberto Cabini perchè accetti il rinnovo del mandato alla presidenza della Fondazione, e un altro invito al sindaco perchè in caso contrario sappia scegliere un presidente che sia espressione condivisa e super partes.

IL TRIBUNALE

Infine, ultima colpa del sindaco, per ora, è stata quella di non aver speso “neanche una parola sul rischio della soppressione del tribunale e nessun sostegno pubblico all’idea avanzata dal presidente dell’Ordine degli Avvocati Aiello circa un raggruppamento con Treviglio e Cassano d’Adda, cosi da raggiungere i requisiti minimi per la sopravvivenza stessa del nostro tribunale”. «Non possiamo permetterci il lusso di perdere il Tribunale e per questo siamo disponibili, come sempre,  a fare tutta la nostra parte insieme a quanti considerano tale servizio indispensabile anche per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio».

LA COMMISSIONE GARANZIA

E dopo i problemi degli avversari, parole su quelli interni alla minoranza: l’elezione del presidente della commissione di Garanzia. A Zanibelli il compito di tastare il terreno sul suo nome e soprattutto di consultarsi con Antonio Agazzi, per cercare di arrivare ad un candidato condiviso. Una possibilità remota viste le dichiarazioni e i battibecchi dell’ultima settimana proprio negli spazi dedicati ai commenti di Cremaoggi.it. Sembra ormai chiaro che a scegliere il presidente sarà il voto della maggioranza.

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