Pergo, ancora nessuna novità
Comune impegnato, ma per Della Frera
“Chi volesse intervenire deve fare presto”
Da Roma non è arrivata la fumata bianca, anche se non erano in tanti a credere veramente nell’evolversi positivo della trattativa per il passaggio della società presieduta da Sergio Briganti: “Ieri sera ho avuto conferma di questo e prendo atto del ritiro della cordata, aspettando le decisioni di Briganti – dice il consigliere delegato per lo sport Walter Della Frera – noi ci stiamo muovendo per cercare di vedere se ci sono altri soggetti disposti a farsi avanti, per risolvere il problema del Pergo”.
L’impegno del consigliere Della Frera e dell’amministrazione Bonaldi c’è, ma lo stesso consigliere precisa che “il comune non sta con le mani in mano, ma non può imporre a nessuno di rilevare una società di calcio. Solo che il tempo purtroppo è sempre meno”.
Per quanto riguarda gli sviluppi relativi all’istanza di fallimento: “Di fronte ad un curatore fallimentare, forse si può trovare qualche soggetto che di fronte a conti chiari, potrebbe manifestare un certo interesse, perché fino ad ora, mi sembra che questo sia stato uno dei problemi che ha impedito il passaggio”.
Per Della Frera “ovviamente è interesse dei creditori rientrare nei loro crediti”, mentre per l’amministrazione e per la città, “oltre alla chiarezza sui conti, c’è anche l’interesse a vedere se c’è qualche imprenditore disposto a entrare nel calcio, senza però poi avere sorprese di nessun genere”.
L’intervento del comune è quello di “sollecitare il più possibile soggetti in special modo di questo territorio, disposti a entrare nel mondo del calcio, anche se non è detto che si riesca in questo, ma ci proviamo”.
Per il resto, nessun contatto in questi giorni con Briganti: “L’ultima volta che l’ho sentito, diceva di impegnarsi per cercare di salvare il Pergo, ma sono due mesi che si sentono queste cose e ormai i tempi sono sempre più stretti. Chi volesse contribuire a salvare la società, deve muoversi – conclude Della Frera e ribadisce – noi non stiamo con le mani in mano, ma non abbiamo la bacchetta magica, per invogliare gli imprenditori ad impegnarsi”.
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