Politica

Sale la tensione a Crema
Scritte, minacce e una lettera delirante
sul convegno sul nazionalsocialismo

Sale la tensione sul convegno che si dovrebbe tenere a Crema il 9 giugno organizzato da l’Unione per il Socialismo Nazionale, un movimento di estrema destra  che in una lunga nota ha messo in luce i fondamenti di una ideologia preoccupante (tra l’altro esalta il fatto che sia benvisto dagli iraniani). Scritte sui muri apparse nella notte a Crema indicano già quale sarà l’accoglienza per questo gruppo. Non è escluso che per ragioni di ordine pubblico, sia la stessa questura a negare lo spazio nelle prossime ore. E, dopo le prese di posizione dei giorni scorsi di Anpi e di diverse forze politiche, torna in primo piano del convegno programmato il prossimo 9 giugno dall’Unione per il Socialismo Nazionale.
Per prima è proprio l’Unione per il Socialismo Nazionale, con una nota a firma del presidente pro-tempore Maurizio Canosci, che si richiama al Nazionalsocialismo in risposta e contro la “plutocrazia mondialista”.
Nella lunga lettera, Canosci riafferma i motivi del convegno, e rispedisce al mittente “le baggianate che hanno dichiarato i signori Paolo Balzari ed Emanuele Coti Zelati”.
Allo stesso tempo, conferma la volontà di non “cedere di un solo metro, dalla nostra volontà di rappresentare civilmente le nostre istanze di liberazione sociale e nazionale del Popolo, che lotta per una giustizia sociale etica e comunitaria”.
Lo stesso Canosci nella nota, esprime i ringraziamenti all’amministrazione comunale “che ha risposto in una logica di dialogo e di correttezza gestionale”, e fa riferimento alle spiegazioni che avrebbe ricevuto da Vittorio Vantadori, secondo il quale “da un punto di vista amministrativo, si tratta di un’associazione regolarmente registrata, quindi alle associazioni, non si può negare lo spazio a priori, tranne che per questioni di ordine pubblico”.
Tuttavia, al momento nessuna decisione è ancora stata presa al riguardo e le riunioni si susseguono.

LA POSIZIONE DEL PD

Ora, interviene anche il Partito Democratico: “Se  qualcuno avesse ancora qualche dubbio, le parole del presidente dell’associazione che intende organizzare a Crema un convegno il 9 giugno, si sono incaricate di fugarlo definitivamente – scrive Teresa Caso – quell’associazione, al di là di goffi tentativi di mascheramento, si pone in un’ottica ideologica di carattere nazifascista”.
Per questo, il PD chiede che non venga concesso lo spazio pubblico, per tenere il convegno da parte di “quell’associazione, né di altre associazioni o gruppi che a quell’ideologia facciano riferimento”, e si dice certo “che anche l’amministrazione cittadina, fondandosi sulla Costituzione che il sindaco ha giurato di rispettare e applicare, si fonda su quegli stessi valori, che Stefania Bonaldi sente profondamente propri”.
La segretaria cittadina del PD, chiede poi alla cittadinanza di “mantenere alta la vigilanza nei confronti di chi tenta, di riproporre sotto qualunque forma, forme e soluzioni politiche che troppe devastazioni hanno provocato e che sono state rigettate nella spazzatura della storia”.

SCRITTE INQUIETANTI

Intanto sono apparse scritte inquietanti in via Bottesini, alimentando un clima di preoccupazione che non giova a nessuno, a pochi giorni dalla denuncia di 27 giovani, in seguito alla contestazione al leader della Lega Umberto Bossi, di qualche settimana fa.

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