Cronaca

Fermati dai carabinieri,
un arresto per spaccio
e due denunce

Due albanesi e un italiano fermati dai carabinieri del nucleo radiomobile a Madignano: uno finisce in carcere per spaccio e gli altri due vengono rilasciati per trascorsa fragranza dei reati. Nel pomeriggio di lunedì i carabinieri hanno fermato lungo la Paullese un’Alfa Romeo 156 grigia con tre uomini a bordo. Da un primo controllo i militari si sono resi conto che i tra assomigliavano, così come l’auto, agli uomini segnalati qualche giorno fa a Spino d’Adda in quanto notati in un locale del paese con una pistola nella cintura. La deduzione si è rivelata esatta in quanto i militari a bordo dell’auto rinvenivano due manganelli, attrezzi da scasso usati per furti in appartamento e un Blackberry rubato qualche giorno prima. Da una più approfondita perquisizione i militari hanno poi rinvenuto addosso al giovane alla guida M. Z. 28enne, abitante a Castelvetro Piacentino e dipendente di una cooperativa di Crema, un coltello a serramanico, mentre nella sua abitazione trovavano coltelli e un tirapugni, strumenti che confermano la personalità del giovane, con significative precedenti per liti e resistenze a pubblico ufficiale. Anche per i due passeggeri scattava una perquisizione che faceva rinvenire in tasca di I. X., disoccupato domiciliato a Ragusa otto grammi di cocaina ripartita in varie dosi. Per questo l’albanese veniva arrestato e detenuto in attesa di giudizio per direttissima presso il tribunale di Crema. Non è andata meglio al terzo occupante della vettura, E. R. a casa del quale non solo i carabinieri hanno rinvenuto un computer portatile e una fotocamera digitale provenienti da un furto in una casa di Crema, ma anche la replica di una pistola priva del tappo rosso, che potrebbe essere quella segnalata a Spino. Tutti e tre sono stati ritenuti responsabili di porto di una replica di pistola priva di tappo rosso, di ricettazione di telefono rubato e di porto abusivo di attrezzi per lo scasso, di strumenti atti ad offendere e di porto di munizioni da caccia. Solo il primo, M.Z. anche di porto abusivo di coltello a serramanico e E.R. di detenzione di replica di pistola. I carabinieri non conoscono la provenienza di alcuni telefoni cellulari e di un microscopio marca Meade Autostar ritrovati in possesso dei tre.

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