Pergo, Aschedamini verso il piano B
verifica come affiliare la nuova società:
“L’importante è farsi trovare pronti”
Massimiliano Aschedamini, non è sorpreso dal comunicato dei tifosi, ha sempre partecipato ai vari incontri e per ovvi motivi, sente in maniera particolare la vicenda, che sta portando la società gialloblù,verso scenari che nessun tifoso poteva immaginare, solo qualche anno fa quando al “Voltini” si festeggiava sul campo la promozione diretta in Prima Divisione.
LA RIFONDAZIONE
“Intanto il fatto che io sia presidente onorario del Pergocrema – esordisce Aschedamini – si è rivelata una bufala, perché non è stata fatta neanche la comunicazione alla Lega”, tuttavia l’architetto non si tira indietro e ricorda come nelle riunioni con i tifosi, alle quali ha partecipato più volte, già in tempi non sospetti aveva indicato la data di oggi, come un crocevia importante per il futuro.
“Entro il 15 maggio andavano versati stipendi e contributi relativi al terzo trimestre, per non incorrere in penalizzazioni nel prossimo campionato – afferma Aschedamini – e dopo questa data, avevo detto della mia intenzione di impegnarmi per un piano B, una rifondazione”.
MANCANO LE CERTEZZE
Ma la rifondazione presuppone la verifica dei passaggi tecnici con il Comitato Regionale Lombardo: “Occorre parlare con il Comitato Regionale e verificare come affiliare la nuova società, perché non è automatica una iscrizione in serie D o in Eccellenza, per cui – comunica Aschedamini – convocherò un Comitato ristretto, per andare dal Comitato Regionale e chiedere come comportarci. Il rischio – sottolinea Aschedamini – è che tutti parlano, ma della eventuale iscrizione in serie D o in Eccellenza, non c’è certezza”.
“FARSI TROVARE PRONTI”
Per Aschedamini, piuttosto che arrivare a metà giugno attendendo gli eventi è meglio farsi trovare pronti nell’eventualità di una soluzione alternativa:
“Io mi sono sempre impegnato a livello di sponsorizzazione ed assieme al gruppo che rappresento, l’ho fatto anche quest’anno, veicolando sponsor locali e continuerò a farlo anche se il Pergo dovesse riuscire a fare la Prima Divisione, ma – conclude con una battuta – visto che a pensar male a volte si prende, e visto che oggi è 15 maggio è meglio iniziare a valutare il piano B. Se poi dovesse accadere il miracolo, allora sarei il più contento”.
“FARE IL PRESIDENTE NON È OBBLIGATORIO”
L’ex presidente ricorda gli anni trascorsi nei dilettanti e la voglia di arrivare nei professionisti: “Abbiamo vissuto anni molto importanti, prima con il ritorno nei professionisti, poi con la C1”, quindi la parentesi con Bergamelli ed infine le due ultime gestioni.
Se le cifre sono quelle che circolano da qualche tempo, con debiti milionari per l’ex presidente gialloblu c’è poco da essere ottimisti: “A Crema neanche con una società con zero euro di debiti c’è stata la risposta dell’imprenditoria, figuriamoci con questi debiti”, dice Aschedamini, che sottolinea comunque il costante impegno dei cremaschi, attraverso le sponsorizzazioni.
D’altro canto per Aschedamini, non serve appellarsi all’intervento delle Istituzioni perché “fare il presidente di una squadra di calcio non è obbligatorio, se hai le risorse lo puoi fare, altrimenti no”.
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