Politica

Giunta Bonaldi:
spazio ai partiti,
ma con riserva

Nessun esponente di partito nella giunta del neo sindaco di Crema Stefania Bonaldi? Questa era la voce che circolava in questi giorni, dopo il passo indietro del coordinatore del Pd, mister preferenze, Matteo Piloni e dopo le dichiarazioni della stessa Bonaldi in merito ai segretari nel suo esecutivo. Ma la voce potrebbe essere smentita, e a confermarlo in una lettera inviata a tutti i suoi sostenitori e amici e pubblicata sul profilo facebook è lo stesso sindaco che dichiara che lo spazio per i partiti ci sarebbe a patto che presentino persone con requisiti idonei. «Se i partiti presenteranno persone con requisiti idonei ne parleremo, altrimenti dovranno fare un passo indietro, qui c’è di mezzo il destino di una comunità, non quello dei partiti o di interessi diversi da quelli della comunità». Prosegue quindi con le consultazioni iniziate la scorsa settimana anche se pare che la giunta sia già in dirittura d’arrivo. Si parla di una “giunta rosa”, anche se i tanti nomi che si sono sparsi in questi ultimi giorni sembrano essere stati depennati ad uno ad uno. L’unico che pare restare in auge è quello di Morena Saltini, papabile per il Bilancio. Intanto il sindaco prosegue con i suoi incontri istituzionali. Nei prossimi giorni incontrerà il presidente del tribunale di Crema, Salvatore Cappelleri, il presidente degli avvocati, Ermete Aiello, il prefetto Tancredi Bruno di Clarafond, e il questore Antonio Bufano. Il neo sindaco è pronta anche a riprendere in mano una questione scottante che tanto ha fatto discutere nei mesi passati, al punto da creare la frattura tra Pdl e Lega Nord, e da costringere l’ex sindaco Bruno Bruttomesso a rinviare la votazione relativa alla New.Co, la società che andrà a gestire la raccolta dei rifiuti solidi urbani. « Ho già programmato una prima riunione con la struttura comunale per i dovuti approfondimenti tecnici sul tema delle municipalizzate. Il problema si dovrà affrontare innanzitutto con i sindaci del territorio, in seno a Scrp, secondariamente lasciando da parte bandiere ed appartenenze ma guardando all’interesse dei cittadini». E non è quindi da escludere, dopo l’intervento di Stefania Bonaldi, che la frattura tra comuni che hanno già detto sì alla nuova società e quella tra coloro che avevano messo la delibera in stand-by possa ricomporsi. Così come non è da escludere un riallineamento del comune di Pandino, il cui sindaco sembrava intenzionato a dar vita ad una gara solitaria.

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