La Lombardia duplica
i call center della sanità
Il Pd attacca la Regione: “Soldi sprecati”
La replica del leghista Torazzi:
“Incoerenti: Alloni lo voleva a Crema”
Call center della sanità lombarda a Paternò (ancora per due anni) e Milano (già entro l’anno); il Fatto Quotidiano riporta in auge la questione, che ha visto al centro anche una richiesta da parte del consigliere regionale del Pd, Agostino Alloni di averlo in città. Nell’articolo sull’edizione on-line del quotidiano, però, a tuonare contro la scelta della Regione Lombardia di dare il via alla realizzazione di un nuovo call center per la sanità nel territorio regionale (54 i posti di lavoro che vanno ad aggiungersi ai 560 operativi in Sicilia), è proprio il Partito Democratico che accusa la giunta di essersi piegata ai voleri della Lega Nord sprecando così 3,5milioni di euro per duplicare un servizio già esistente.
Il tutto per la contrarietà del Carroccio dovuta principalmente alle storiche ideologie anti-sud. A schierarsi, invece, a favore della scelta della giunta regionale e soprattutto a sottolineare la contraddizione interna al Pd, dove da un lato c’è chi tuona contro il call center meneghino (Alfieri) e dell’altro ci sono quelli (Alloni e Bonaldi) che hanno sostenuto un suo trasferimento dalla Sicilia a Crema, è il deputato cremasco Alberto Torazzi. “La questione è semplice: il call center a Milano porta posti di lavoro, quindi vale l’investimento iniziale, per dare occupazione in Lombardia. Questa presa di posizione del Pd regionale, mi sembra il solito atteggiamento dell’ultimo periodo contro la Lega: vista la situazione del partito ormai si spara nel mucchio, intanto la gente, che non vede di buon occhio la Lega si beve qualsiasi fesseria. Ricordo, però, a chi accusa la Lega, – sottolinea – che Alloni, questo call center lo voleva a Crema, perchè portava posti di lavoro. Quindi va bene anche a Milano, perchè quello della telefonia è un lavoro perpetuo, non c’è crisi, quindi vale l’investimento iniziale”.
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