Chiusura in famiglia per il Pdl
Agazzi: “La partita è aperta”
Stasera galà in piazza Duomo
Il Popolo della Libertà a fianco di Agazzi in sala degli Ostaggi (foto Giordano)
LA POLITICA NON È UNA SCIENZA ESATTA
Il coordinatore cittadino Enzo Bettinelli, apre citando Bismarck: “La politica non è una scienza esatta” e continua facendo un elenco delle cose fatte nei cinque anni di giunta Bruttomesso.
Dal PGT, agli interventi presso le scuole e le strutture sportive, Bettinelli li cita tutti, ma dice che il messaggio che è stato mandato ai cittadini, non è stato questo, visto che “sono filtrate solo le polemiche politiche interne alla maggioranza”.
“Noi ora guardiamo avanti, con l’obiettivo di fare ancora meglio” dice Bettinelli, che chiude nuovamente con Bismarck, “la politica è la dottrina del possibile”.
LABORATORIO POLITICO
Nel saluto del coordinatore provinciale PDL Luca Rossi, si evidenzia la specificità di Crema, come laboratorio politico: “L’alleanza con il Terzo Polo in Lombardia è presente solo a Crema”, mentre il presidente Massimiliano Salini riprende il tema della leadership territoriale della città, nel Cremasco “area con il maggior numero di abitanti della provincia, 165 mila e il Pil più alto”.
Ma rimettere Crema al centro del territorio, non significa per Salini, “un maggiore protagonismo dell’Ente Locale”, perché bisogna creare le condizioni, affinché i cittadini si possano esprimere liberamente.
“L’IMPRESA LA NOSTRA PREOCCUPAZIONE”
Anche le parole dell’assessore regionale Gianni Rossoni, tendono a sottolineare ciò che è stato fatto e che non è stato comunicato, per via di “qualche difficoltà dentro di noi”.
Per Rossoni bisogna snellire la macchina burocratica del comune, “l’impresa deve diventare la nostra preoccupazione” e Crema “una città capo comprensorio, attraente ed attrattiva”.
Sulla scuola privata ed i finanziamenti statali, regionali o comunali, Rossoni facendo anche riferimento alle parole, che poco prima aveva pronunciato in piazza l’ex ministro Diliberto, dice: “Noi non diciamo alle persone cosa devono fare, ma vogliamo che possano scegliere liberamente quale percorso educativo far seguire ai propri figli”.
Il sostegno alle private? “Per noi è un vanto – afferma Rossoni – in passato hanno supplito a carenze dello Stato”.
IL PATRIMONIO COME UNA COLPA
Antonio Agazzi scalda subito la platea: “Non dobbiamo illuderci, ma comincio a prendere convinzione che la partita è aperta e agguanteremo il risultato tra 15 giorni”.
Per il candidato sindaco del centrodestra, la priorità è l’impresa, mentre “la coalizione della Bonaldi è intrisa di forze politiche comuniste, che vedono nel patrimonio una colpa e di forze civiche imparentate con i partiti”.
ANCHE IL NUOVO PSI NEL CENTRODESTRA
“Avere 216 candidati – afferma Agazzi riferendosi alle liste che appoggiano la Bonaldi – vuol dire che la coalizione crede poco nel proprio candidato sindaco. È un’armata rossa a metà e per l’altra metà, un’armata Brancaleone”.
Saluta e ringrazia tutti, in particolare il Nuovo Psi , per l’aver portato nel centrodestra “una corrente riformista di marca socialista, che non ha spazio in questo centrosinistra”.
RIAPPASSIONARE I CITTADINI ALLA POLITICA
Spazia Agazzi tra i vari argomenti, dalla burocrazia comunale, alla leadership territoriale, al principio di sussidiarietà, al sistema delle municipalizzate da rivedere, “ma è un lascito delle amministrazioni di centrosinistra”.
Quanto alla scuola ed alle polemiche degli scorsi giorni, sui finanziamenti alle private “da parte dei compagni di viaggio della Bonaldi, comunisti e filiazioni successive”, Agazzi risponde seccamente: “Sono prive di fondamento”, perché le private rappresentano una modalità integrativa dello svolgimento di un servizio pubblico.
Un cenno anche al PGT, “per il centrosinistra cementificherebbe la città, però ora hanno nelle liste, tanti professionisti che hanno un ruolo nella cementificazione di questo territorio”.
Ed infine, un’iniezione di ottimismo prima dell’aperitivo: “Mi inchinerò davanti ai problemi di questa città ed ascolterò i cittadini, perché l’obiettivo è quello di riappassionare i cittadini alla buona politica”.
Ilario Grazioso
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