Cronaca

Caro trasporti e “cinque giorni”
In corso lo sciopero del biglietto
E a scuola si va in bici insieme

I ragazzi del Comitato in difesa della Scuola Pubblica di Crema lo avevano detto: per protestare contro gli aumenti del biglietto del pullman e la cancellazione dell’abbonamento settimanale 5 giorni, non si sarebbero fermati e dopo la prima settimana di sciopero del biglietto, più o meno fruttuosa sostengono i ragazzi, a seconda della tratta, gli studenti hanno deciso di usare altre azioni.

PROTESTA CIVILE

Venerdì mattina, aiutati dalla bella giornata, da Trescore Cremasco è partito un gruppo di circa venti studenti diretti a Crema: un esempio alternativo, economico ed ecologico di protesta civile.
Attraversando i 7 km di pista ciclabile che dividono il paese da Crema, i ragazzi hanno sfilato, con tanto di bandiera del CSP, in fila per raggiungere le varie scuole superiori cittadine dall’Artistico al Marazzi, dallo Scientifico all’Agraria, Pacioli, Scienze Sociali.
Gli studenti terminato il tragitto alla stazione di Crema alle 8, si sono recati a scuola per seguire le lezioni.

STUDENTI E PENDOLARI

“Non solo noi studenti subiamo il progressivo aumento dei biglietti – dicono dal Comitato studentesco – i tagli delle corse dei bus, la condizione di degrado degli stessi e la ormai celebre cancellazione del settimanale 5 giorni, ma anche i pendolari sono fortemente colpiti dalle politiche dell’azienda”.

AZIONI DA CONDIVIDERE

I ragazzi invitano gli stessi lavoratori del settore, autisti e controllori, ai quali portano la loro solidarietà per le condizioni in cui devono lavorare, a prendere parte alla protesta creando “una consolidata forza studente-lavoratore in modo da arrivare vittoriosi al traguardo. Su alcune tratte è già successo con controllori e autisti – dicono dal CSP – hanno chiuso un occhio e hanno permesso ai ragazzi in sciopero di viaggiare”.

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