“Quali proposte per lo sport cittadino?”
Dibattito tra i candidati sindaco
Strutture, privati indispensabili
Foto Giulio Giordano
Nella splendida cornice dell’accogliente Villa Toscanini di Ripalta Guerina si è svolta ieri sera l’appuntamento conviviale di aprile, nell’ambito del quale il presidente Fabiano Gerevini ha condotto l’incontro, tra i candidati alla carica di sindaco alle prossime amministrative, invitati dal Panathlon Crema, per dibattere un tema caro ai soci: “Quali proposte per lo sport cittadino?”.
TUTTI INVITATI
Il presidente Fabiano Gerevini, nella sua introduzione ha ringraziato “in ordine alfabetico” i candidati sindaco presenti, Antonio Agazzi, Gianemilio Ardigò e Giuseppe Buttino, ai quali intorno alle 21,30 si sono aggiunti Alberto Torazzi e Alessandro Boldi.
Alla serata, il cui invito alla partecipazione era stato esteso a tutti, non hanno preso parte Andrea Bergami, che aveva già comunicato da tempo l’impossibilità a partecipare e Stefania Bonaldi per impegni sopraggiunti.
PRESENTE IL GOVERNATORE AREA II LOMBARDIA
Presente anche il Governatore Panathlon Area II Lombardia, Lorenzo Branzoni (già presidente del Club di Pavia, ed ex arbitro di seria A) eletto dall’assemblea ordinaria dicembre scorso, tenutasi proprio a Cremona.
Branzoni, nel suo saluto ha ricordato l’amicizia con il presidente Gerevini, al quale ha portato simbolicamente in dono un righello, “non per tirare una riga e ripartire da zero, ma per fare la somma delle azioni significative panathletiche e rilanciare ancora di più il club di Crema”.
Terminati i saluti si è passati alla cena alla quale ha fatto seguito ilo dibattito.
TRE MINUTI PER OGNI CANDIDATO
I candidati sindaco hanno avuto tre minuti di tempo a testa, per rispondere alle 4 domande formulate dal presidente Gerevini e che hanno numerosi argomenti riguardanti il mondo sportivo cittadino, con un’attenzione particolare al tema delle infrastrutture sportive e alla loro gestione.
LE CONVENZIONI
Dopo la breve presentazione dei candidati sindaco, è iniziato il confronto, partendo dal tema delle convenzioni, e nel dibattito sono entrate anche le note difficoltà del Pergocrema, con i problemi legati alla gestione degli impianti, affidati alla società gialloblù e con Agazzi che chiosa “a giugno la convenzione scade”.
Per Ardigò invece, “serve un punto zero da cui ripartire” mentre per Torazzi “occorre dare la precedenza alle attività che fanno fare sport ai giovani”.
POCHE STRUTTURE
Sul nuovo Palazzetto, Torazzi non vede le condizioni per poterlo, per Ardigò, una grande struttura non è la soluzione del problema, Agazzi intende monitorare la vicenda Pergo, ma parla anche di “fare un’urbanistica contrattata, con una forte regia pubblica”, Buttino cita i vincoli del patto di stabilità, e per il giovane Boldi “bene i privati, ma attenzione al consumo del territorio e a sport come ciclismo e atletica”.
FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE
Altro argomento sollevato dal Panathlon, quello relativo ad iniziative volte a favorire la partecipazione alle attività sportive, ai figli di genitori che lavorano.
Anche su questo punto i candidati hanno risposto rispettando i tempi, con Buttino che ha parlato di coinvolgimento degli anziani e dell’importanza dell’assessorato allo sport “non una cadreghina da assegnare”, Agazzi che invoca il principio di sussidiarietà, chiedendo eventualmente alle società sportive di gestire il trasporto, Ardigò che vuole dare la possibilità di crescita a tutti gli sport e Torazzi che parla del rapporto comune-scuole e della priorità allo sport dilettantistico.
VELODROMO E PALAZZETTO
Infine il presidente Gerevini introduce l’ultimo quesito, chiedendo ai candidati di esprimersi su velodromo e palazzetto.
Torazzi, conferma che per un nuovo palazzetto servono i privati, mentre sul velodromo, occorre vedere l’onerosità della cessione al comune, Ardigò pensa a idee nuove come un’azionariato diffuso e l’installazione di pannelli solari, Agazzi parla di palazzetto polifunzionale.
“O si crede nel rapporto con i privati – dice il candidato di centrodestra – o nessuna opera strategica si potrà fare in questa città”, mentre sul velodromo si cerca un dialogo con il Coni.
Per Buttino, “il velodromo così come è ora, non serve a nessuno”, mentre per Boldi, il dialogo con i privati va approfondito, ma occorre ridurre le spese.
MENO IMPROVVISAZIONE
Al termine, l’intervento dell’avvocato Mario Palmieri, ex presidente del Comitato organizzatore del “Dossena”, favorisce un ulteriore appendice del dibattito, incentrata sulla necessità di una politica sportiva non improvvisata: più pensata e coordinata, che improvvisata.
Ilario Grazioso
© RIPRODUZIONE RISERVATA