Cronaca

“Niente smaltimento senza bretella”
via Colombo organizza un presidio
e chiede risposte urgenti alla politica

Via Colombo si accende, tra malumori e dibattiti pre-elettorali. A una settimana dalla messa in funzione del criticato depuratore industriale i residenti hanno organizzato un presidio per raccolta firme. L’invito al confronto lanciato a Comune e candidati sindaco non è caduto nel vuoto: sul posto c’erano una ventina di residenti, diversi firmatari e tre volti in campagna elettorale: Antonio Agazzi, in doppia veste di candidato e rappresentante dell’amministrazione uscente, la candidata di centrosinistra Stefania Bonaldi e l’uomo della Lega Alberto Torazzi.

AGAZZI: “LA RESPONSABILITA’ E’ DI SCS”

I 600 mila euro previsti dall’accordo tra Comune e SCS Gestioni ci sono, ma le versioni sulla disponibilità dei fondi non coincidono. “In seguito ad un patto di stabilità l’Amministrazione ha congelato i fondi, sbloccando solo i 135 mila euro necessari a realizzare la nuova rotatoria” dichiara il coordinatore cremasco di SelAlvaro Dellera, ma Agazzi ribatte deciso: “Non c’è nessun patto, i soldi ci sono e sono a disposizione di SCS, la responsabilità è solo loro”. I malumori però non accennano a placarsi, così per cancellare ogni dubbio il presidente del Consiglio comunale s’impegna a consegnare ai cittadini le fotocopie degli atti, aggiungendo: “Verificate voi stessi, e non fatevi strumentalizzare dalla politica”. In conclusione i tre candidati riconfermano senza distinzioni l’intenzione prendere a cuore la preoccupazione dei cittadini di via Colombo, impegno che entrerà effettivamente in vigore a elezioni concluse.

NIENTE SMALTIMENTO SENZA BRETELLA

Politica o meno, i residenti hanno le idee chiare: senza bretella il depuratore non deve entrare in funzione. Via Colombo chiede all’amministrazione di impedire l’avvio del nuovo impianto prima che la riqualificazione venga completata; tutto dipende dagli atti, nei quali occorre verificare se fosse specificato l’ordine di realizzazione delle opere. In questo caso, ci sarebbero gli estremi per fermare la messa in funzione del depuratore, che altrimenti sarà avviato regolarmente a fine mese. Se invertire l’ordine di priorità fosse impossibile i residenti dichiarano l’intenzione di difendere senza riserve la zona residenziale che “Tale è e tale deve rimanere” aggiungono, e non escludono la possibilità di ricorrere alle barricate.

Lidia Gallanti

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