Sold out in piazza Duomo
per Beppe Grillo formato Savonarola:
“Un salto nel buio con noi
o verso la fine con gli altri”
Beppe Grillo in piazza Duomo a sostegno dei candidati del Movimento 5 Stelle (Fotoservizio Giulio Giordano)
Dire che piazza Duomo questo pomeriggio si presentava agli occhi di Beppe Grillo, gremita di persone, non rende l’idea.
Se la location fosse stata quella di uno stadio o di in un teatro, si sarebbe detto “tutto esaurito in ogni ordine di posto”, ma il dato che deve far riflettere è che così tanti cittadini in piazza a Crema, per assistere ad una manifestazione politica, era da tanto che non si vedevano.
“NON SIAMO UN PARTITO, NON SIAMO UNA CASTA”
Alle 16,30 quando ancora a parlare, ed a presentare le loro proposte, c’erano i ragazzi del Movimento 5 Stelle Cremasco, piazza Duomo presentava già un grande colpo d’occhio, poi alle 17, dopo che i vari candidati Cristian di Feo, Danilo Toninelli, Francesco Graziano avevano riscaldato la platea, l’accoglienza riservata al comico genovese è da standing ovation, con il sottofondo musicale “Non siamo un partito, non siamo una casta”.
VARIABILE IMPAZZITA
L’esordio di Beppe Grillo contribuisce fin da subito ad esaltare i presenti, “qui sono tutti già d’accordo, già sanno chi entra in consiglio, noi siamo la variabile impazzita”.
Grillo è un fiume in piena e se negli anni ’80 era il protagonista della satira televisiva della prima repubblica, ora a 65 anni conferma le sue doti nelle piazze italiane.
Si domanda il perchè dei termini, quali populismo e demagogia che spesso vengono associati al suo Movimento e alla sua persona, e poi subito un invito diretto alla stampa: “Non scrivete che siamo il terzo partito, ma invece che siamo il primo movimento di cittadini in Italia”.
NO AL FINANZIAMENTO PUBBLICO
Non risparmia nessuno, da Alfano a D’Alema, da Casini a Bersani, da Formigoni al premier Monti, fino al governatore pugliese Nichi Vendola, a Bossi ed alla Lega Nord, dai cui simpatizzanti Grillo dice di essere cercato, ma ora, “i leghisti sono incazzati neri, sono troppo aggressivi – afferma Grillo, che con una battuta li invita – a fare prima qualche anno con il Südtiroler Volkspartei”.
Non potevano mancare riferimenti al finanziamento pubblico ai partiti: “Noi lo scorso anno, non abbiamo preso 1 milione e 700 mila euro di rimborsi, perché non vogliamo concorrere alla refurtiva” e cita esempi virtuosi di giovani consiglieri comunali del suo Movimento.
LE PROPOSTE
Con l’ausilio del tablet del giovane candidato a sindaco Alessandro Boldi legge qualche proposta contenuta nel programma del Movimento e, quando si arriva a citare, riduzione dei parlamentari ed eliminazioni dei privilegi, l’ovazione della piazza è totale.
Tra i passaggi più applauditi, “il capitalismo non ci azzecca nulla con la democrazia, va bene con la dittatura”; “è l’ora che anche la Chiesa entra in campo”, ma la piazza si infiamma quando tocca i temi del lavoro, delle tasse, delle banche.
TUTTI INCENSURATI
Altro passaggio significativo quando simula un sondaggio e il risultato che emerge dalla piazza è che nessuno voterebbe PDL e PD: vedremo se a maggio sarà così.
Quindi la chiusura con la presentazione dei candidati cremaschi, “tutti incensurati” e la sfida: “Un salto nel buio con noi, o un suicidio assistito con gli altri”.
“NON C’È PIÙ TEMPO DI DELEGARE”
Uno ad uno si presentano i giovani candidati, per nulla emozionati dalla risposta della piazza, da Cristian di Feo, a Danilo Toninelli, Anna Sari, Francesco Graziano, Paride Crotti fino al portavoce e candidato sindaco Alessandro Boldi: “Non c’è più tempo per delegare” ha detto il giovane candidato sindaco, che poi ha ripetuto quali saranno le linee guida della sua azione: “Entrare in consiglio comunale e puntare su trasparenza, efficienza amministrativa e partecipazione”.
E, concludendo il suo intervento intorno alle 18, ha sottolineato l’importanza della democrazia diretta da parte dei cittadini e per Crema, il ruolo fondamentale dell’Università, perché “la stiamo facendo morire”.
Ilario Grazioso
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