Lettere

Coti Zelati: “Metodologia Piazzi lontana
dal confronto democratico”

da Emanuele Coti Zelati

Piazzi mette i brividi usando tecniche, comuni alla sua schiera, che consistono nel banalizzare non solo le idee espresse da suoi avversari politici ma anche le loro storie personali: vere metodologie da dittatura, lontano dai confronti democratici a cui lui, d’altronde, pare non essere portato. Dalle sua dichiarazioni si evince che il nostro vicesindaco è avvezzo più che altro all’esclusione o all’esclusività che alla parità di opportunità.

Io sostengo fortemente – insieme la coalizione di cui faccio parte – che sia necessario intervenire, per esempio, per mettere in sicurezza gli edifici pubblici di edilizia scolastica: dov’è stato il vicepreside della scuola di CL, nonché vicesindaco uscente, prof. Piazzi fino ad oggi? Ci dica Piazzi, se questo è parte di una mia visione ideologica e violenta oppure i milioni di euro pubblici per la scuola di CL di cui è vicepreside sono un interesse privatistico o meno.

Sappia Piazzi che i cristiani del centrosinistra, come me, non sono né timidi e nemmeno intimiditi e pensano che lui dovrebbe iniziare a guardare alla trave nel suo occhio. Infine ricordo a Piazzi che quella che lui chiama, nei termini banditeschi che disegnano il suo modo di esprimersi, “complicità” è invece una “alleanza”, una “coalizione”: ossia la capacità di fare sintesi e di incontrarsi per il bene della città. Ognuno cittadino però capisce bene, guardando gli ultimi cinque anni della nostra città, che Piazzi fa confusione perché lui e i suoi hanno fatto di Crema la vittima della loro pochezza e della loro litigiosità.

Emanuele Coti Zelati (Sinistra Ecologia Libertà)

 

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