Cronaca

Chiamata diretta, per Rete Scuole Crema
deve partire una nuova mobilitazione
Stabilizzazione dei precari unica soluzione

Il tentativo di rimodulare il sistema di reclutamento dei supplenti nelle scuole lombarde, introdotto recentemente da Regione Lombardia nell’ambito del progetto di legge 146 Aprea-Formigoni, continua a tenere banco.
Rete Scuole Crema e l’Associazione Non Uno Di Meno, che hanno raccolto entrambi le firme contro questa proposta di legge, assieme alle forze sindacali e ai comitati dei precari, non intendono fermarsi e annunciano una nuova opposizione.

PROPOSTA INCOSTITUZIONALE

Secondo Rete Scuole Crema questa proposta è incostituzionale, in quanto il reclutamento è materia delegata alla legislazione nazionale, e porta con sé il reale rischio di discriminazioni, così dopo aver raggiunto il primo obiettivo, dando visibilità alla procedura in corso in Consiglio regionale, ora intende proseguire nella battaglia per “annullare queste forzature legislative regionali che vanno contro la Scuola, così come è stata sancita dalla Costituzione”.

SCEGLIERE DIRETTAMENTE I SUPPLENTI. MA COME?

Per tre anni, quanto durerà la sperimentazione, i presidi potranno scegliere direttamente i supplenti annuali senza passare dal provveditorato, osserva Rete Scuole e, soprattutto, denunciano da Rete Scuole, non si dovrà rispettare più la posizione che ogni docente ha in graduatoria.
In altri termini, tale procedura andrebbe a ledere i diritti acquisiti in tanti anni di insegnamento precario, da parte dei docenti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, le uniche a garantire trasparenza e merito, perché basate su concorsi e abilitazioni conseguite presso le Università.

CHI GESTISCE I CONCORSI

Dal punto di vista operativo, tale sistema renderà ancora più dispendioso e macchinoso il reclutamento, sottolinea rete Scuole, perché l peso della gestione di centinaia di concorsi dovrà essere sostenuto dalle singole istituzioni scolastiche, senza dimenticare che verrebbero ad essere totalmente esclusi dall’assegnazione di qualsiasi tipo di supplenza, anche quelle di poche ore e per poche settimane, tutti quegli insegnanti non abilitati in quanto impossibilitati a farlo, iscritti nelle graduatorie di istituto delle singole scuole, che in questi anni hanno assicurato il buon funzionamento delle nostre scuole.

 

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