Mercato negli Stalloni e “piazza Verdi”
Agazzi lancia un’idea di riqualificazione
ma non incontra il favore degli ambulanti
Coperta corta per il sociale e associazioni senza un tetto: il candidato di centrodestra Antonio Agazzi e il portavoce del Forum Terzo Settore Giuseppe Strepparola si sono incontrati ieri per discutere le criticità che la prossima amministrazione dovrà affrontare, a partire dal sostegno al mondo del volontariato e alle fasce sociali che versano in situazioni di forte precarietà.
LA CAUTELA DI AGAZZI
La già annunciata mancanza di contributi comunali da destinare alle associazioni del territorio preoccupa non poco il portavoce del Forum Terzo Settore, soprattutto in un periodo in cui il sociale dovrebbe rappresentare una priorità. A questo proposito Agazzi ha sottolineato l’attenzione che l’amministrazione uscente ha rivolto alla spesa sociale cercando di ridurre al minimo i tagli, mentre per gli investimenti futuri torna il leitmotiv di “rigore e oculatezza”, una scala di priorità che permetta di spalmare nel modo più consono le poche risorse rimaste nelle casse comunali. “Meglio sorprese che delusioni” commenta Agazzi, che nonostante la cautela dimostrata riconosce il ruolo insostituibile del volontariato locale: “Una città non si governa dall’alto – aggiunge – ma si fa crescere dal basso con il confronto dei cittadini e con l’associazionismo”.
UN SOGNO: MERCATO NEGLI STALLONI E “PIAZZA VERDI”
Strepparola rilancia l’idea della Casa del Volontariato all’interno degli ex Stalloni, proposta che il candidato Pdl accoglie con riserva avanzando una soluzione alternativa che faccia da “cerniera” tra via Verdi e Crema Nuova. “Gli ambulanti hanno ragione a non volersi spostare dal centro, la loro attività è indispensabile per l’economia della città” commenta Agazzi, che però avanza un’idea diversa: “il mio sogno sarebbe quello di restituire l’area Stalloni alla città spostando il mercato coperto all’interno dei padiglioni riqualificati”. Progetti diversi invece per via Verdi, che nella visione di Agazzi potrebbe diventare una “piazza Navona” cremasca, curata e liberata dalle pensiline. “Per ora è solo un’idea, starà all’amministrazione verificare nei fatti se questo sogno possa o meno diventare un progetto concreto e sostenibile”. In alternativa il candidato di centrodestra ripensa alla priorità di trovare una collocazione alle associazioni di volontariato: “Potremmo sfruttare il patrimonio di immobili comunali caduti in disuso – propone Agazzi – che una volta riqualificati potrebbero diventare sedi agibili per le numerose realtà attive sul territorio cremasco”.
“LE PENSILINE NON SI TOCCANO”
“Il mercato coperto non si tocca”. Nessuna esitazione nelle parole di Lino Guerini Rocco, ambulante di via Verdi già noto alla cronaca cittadina per aver condotto in prima linea la lotta contro l’abbattimento delle pensiline e al progetto di riqualificazione proposto un paio d’anni fa. “Ci sono mille e uno motivi per riqualificare gli Stalloni, ma abbattere le pensiline non è la soluzione giusta, annullerebbe tutto ciò che è stato detto e fatto finora”. Guerini Rocco dice sì all’idea di restituire l’ex convento alla città, ma non come sede di mercato: “Le ragioni sono soprattutto tecniche, non ci staremmo – spiega – Il mercato copre 3mila e 500 metri quadri di superficie e l’area Stalloni non basterebbe a contenerci tutti, oltre al fatto che dovremmo lavorare a cielo aperto”. Conclude l’ambulante: “Non ci importa che le pensiline siano brutte, vogliamo un tetto sopra la testa; gli Stalloni possono essere dedicati a tanti altri scopi che li rendano fruibili alla città, ma non al mercato, noi stiamo qui”.
Lidia Gallanti
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