Cronaca

Istruzione in Lombardia,
Crema non brilla
Lo dice una ricerca
della Fondazione Agnelli

Scuole superiori e qualità, Crema galleggia ma non brilla. La valutazione parte dalla ricerca presa in considerazione dal quotidiano Il Corriere della Sera effettuata dalla Fondazione Giovanni Agnelli, che in base al rendimento delle matricole iscritte all’anno accademico 2007/08 ha stilato una severa classifica tra 453 licei ed istituti tecnici lombardi. La valutazione ha tenuto conto di diverse variabili: oltre a profitto e velocità dimostrati dai neoiscritti all’università durante il loro primo anno di studi è stata valutata la complessità dell’indirizzo di studi scelto, le caratteristiche individuali e il contesto socio-culturale.

CREMA TRA il 114° e il 376° POSTO

Scorrendo la graduatoria degli istituti di tutta la Regione, Crema compare solo al 114 posto con il liceo scientifico L. Da Vinci, seguito dall’istituto Racchetti al 131esimo, mentre in terza battuta, numero 189, si colloca il liceo privato parificato D.Alighieri. Nel secondo centinaio di scuole compaiono i due istituti tecnici della città: 204esimo il G.Galilei, e quaranta posizioni più in basso compare l’istituto L.Pacioli. In coda rimangono liceo artistico B.Munari al 278 e il linguistico privato W.Shakespeare, che chiude la fila al 376esimo posto.

L’ “EFFETTO SCUOLA” NON MENTE

L’effetto scuola è la valutazione del contributo da parte degli istituti nel formare e orientare gli studenti, sia come servizi offerti che come qualità di insegnamento. Qui la classifica cremasca assume valori sorprendenti: il ranking più alto appartiene proprio allo Shakespeare con un punteggio di 370, seguito dall’artistico Munari con 297 e dall’Alighieri con 275. Seguono il Pacioli con 227 punti, il Da Vinci con 153 e il Racchetti con 122; l’ultimo in questo caso è il Galilei, che guadagna solo 121 punti a dispetto dell’apprezzabile quarta posizione ottenuta nel ranking generale. La qualità quindi non manca: ad influenzare la sensibile graduatoria proposta dalla Fondazione Agnelli ci sono altre numerose variabili che, malgrado la “bontà” della scuola, influenzano la buona riuscita dei ragazzi negli studi seguenti.

PASSAGGIO ALL’UNIVERSITA’

Tra le valutazioni compare anche la percentuale di diplomati che decidono di proseguire gli studi. Cinque stelle per Da Vinci, Alighieri e Shakespeare, con più dell’ 80 per cento di ex studenti iscritti all’università, tra il 60 e l’80 per cento invece si collocano il liceo Racchetti e l’Istituto Galilei, mentre per Pacioli e Munari la scelta di continuare gli studi viene presa in considerazione solo dal 40 per cento circa dei ragazzi, che dopo il diploma preferiscono inserirsi direttamente nel mondo del lavoro.

CREMONESI: “POTEVA ANDARE MEGLIO, MA BASTA CON LE GERARCHIE”

“Speravo che Crema si collocasse un po’ meglio” commenta il preside del Liceo Racchetti Celestino Cremonesi “ Non siamo nei primi cento posti, ma sono soddisfatto della posizione ottenuta dal Racchetti che rientra nel primo quarto di classifica su tutta la Lombardia, è una buona notizia”. In appoggio ai risultati della statistica il dirigente scolastico cremasco rifiuta la distinzione qualitativa tra licei e istituti tecnici: “Anche se rappresento un liceo non credo in questa gerarchia, gli istituti tecnici dimostrano grandissima importanza nel campo dell’apprendimento professionale che è fondamentale per affacciarsi al mondo del lavoro, e la nuova riforma punta proprio a scardinare la concezione “genti liana” dell’istruzione in favore di un approccio più concreto”.

Lidia Gallanti

 

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