Cronaca

Cittadella dell’Anziano, Donzelli rilancia:
“Noi ci crediamo ancora
e fin da ora chiediamo
un confronto alla prossima amministrazione”

Nella foto il presidente della Fondazione Benefattori Cremaschi, Walter Donzelli

 

“Noi ci crediamo ancora”. Walter Donzelli e il consiglio di amministrazione della Fondazione Benefattori Cremaschi non ammainano bandiera e rilanciano il tema della Cittadella dell’Anziano. Il presidente, proprio nel momento in cui la campagna elettorale in vista delle prossime consultazioni amministrative sta per entrare nel vivo, ripropone all’attenzione della politica cremasca quello che considera il tema del futuro: il ruolo della Benefattori nella variegata partita che si gioca sul fronte della terza età e del welfare. “La realizzazione della Cittadella – spiega – dal nostro punto di vista resta un’opportunità e oggi scegliere di non scegliere significa solo spostare avanti nel tempo una problematica che necessita invece di risposte immediate. Per questo fin da ora chiediamo di poterci confrontare al più presto con la nuova amministrazione”. L’argomento è conosciuto e parte da un presupposto. “Il bilancio della Fondazione Benefattori – commenta Donzelli -, anche nel 2011 ha chiuso con un disavanzo. E vi posso assicurare che non è per colpa dell’eventuale cattiva amministrazione, ma per i costi che dobbiamo sopportare fornendo servizi di rilevante qualità che spesso ci vengono rimborsati a fatica anche là dove siamo accreditati”. Naturale, in questo contesto, citare il servizio di hospice, fra i più apprezzati, ma che costringe ogni anno la Fondazione Benefattori ad attingere dalle proprie risorse circa 250 mila euro per coprire le perdite. Gli stessi 220 posti letto di Rsa (“Sono posti saturi al 99,7 percento”, analizza Donzelli), fra rimborsi e rette (arrivate a 51 euro al giorno nel 2012), creano comunque uno sbilancio di 10/11 euro al giorno per un totale che supera gli 800mila euro di “rosso”. Come a voler sottolineare che nel lungo periodo il trend rischia di portare ad un impoverimento del patrimonio della Fondazione. “C’è chi dietro l’operazione della Cittadella vuole vederci manovre speculative o la svendita del patrimonio, ma vi posso assicurare che non è vero nulla – ammonisce Donzelli -. Il consiglio di amministrazione non ha mai pensato di svendere il patrimonio della Fondazione, bensì di trasformarlo a beneficio di un’assistenza ai nostri anziani sempre più efficace e al passo con i tempi. Per questo riteniamo che la realizzazione di una nuova struttura integrata con l’ospedale sia l’opzione migliore”. Intanto la Benefattori entro il 30 settembre dovrà sborsare circa 500 mila euro per ottenere il Cpi, il certificato antincendio che determina l’agibilità della struttua. Tornando alla Cittadella, il presidente non ha dubbi nemmeno sulla sostenibilità finanziaria dell’operazione, tanto che da contatti già avviati con un importante istituto di credito del territorio sono state ottenute garanzie sulla stipula di un contratto di mutuo a tassi d’interesse favorevolissimi. “Purtroppo – asserisce Donzelli -, le incertezze dell’attuale amministrazione non ci hanno aiutato. Dell’accordo di programma se ne parlerà con la prossima coalizione chiamata a guidare la città, qualunque essa sia. Perché noi riteniamo che la Cittadella sia davvero un’opportunità per la città e il suo territorio”.

 

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