Cronaca

Diagnostica vascolare,
moderno ecodoppler
in dotazione alla Benefattori Cremaschi
Donzelli: “Un’opportunità non solo
per i nostri pazienti”
Decisivo il contributo di Banca Cremasca

Nella foto Dolci, Cazzalini, Donzelli e Brambati

 

Un nuovo macchinario all’avanguardia entra in funzione alla Fondazione Benefattori Cremaschi. Si tratta dell’ecografo HD7, un potente ecodoppler impiegato nella diagnostica vascolare non invasiva. L’apparecchiatura, costata 35mila euro e acquistata anche grazie al prezioso contributo della Banca Cremasca, sarà impiegata nell’importante opera di prevenzione nei confronti dei pazienti della Benefattori, che dunque non dovranno più essere costretti a trasporti disagevoli presso la struttura ospedaliera e potrà essere utilizzata anche da utenti esterni. “Si tratta di un’opportunità per i cremaschi – spiega il presidente Walter Donzelli -, che di fatto potranno sottoporsi ai controlli in tempo reale e nel giro di 2 giorni ottenere la diagnosi”. Il giorno scelto per gli esami, effettuati previa prenotazione al servizio ambulatoriale della Fondazione, è il giovedì ed il costo è di 90 euro. “Direi una somma assolutamente in linea se non più contenuta rispetto ad altre realtà che offrono questo genere di servizio”, sottolinea Donzelli. Il direttore sanitario Diego Dolci e la responsabile medica Clementina Cazzalini ritengono che grazie all’ecografo HD7 la Benefattori sarà ora in grado di offrire un servizio di alta qualità. “Anche se il momento è difficile – commenta Lamberto Brambati, consigliere d’amministrazione di Banca Cremasca -, ancora una volta il nostro istituto si dimostra vicinissimo al territorio. Da quando, diversi anni fa, è nata la collaborazione con la Fondazione Benefattori Cremaschi sono circa 700mila gli euro destinati da Banca Cremasca al sostegno delle sua attività”. Da qui l’appello di Donzelli anche alle altre realtà cremasche, soprattutto del mondo dell’impresa, che invece non sembrano essere così attente alle esigenze della Fondazione che gestisce il Kennedy e la casa albergo di via Zurla.

 

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