A S.Maria arriva il confessionale hi-tech:
luci a led, riscaldamento e aerazione
per riavvicinare i fedeli al sacramento
Ora i fedeli non hanno più scuse per non confessarsi: nell’ambito del restauro della Basilica, la parrocchia di Santa Maria recupera i due confessionali secenteschi e li dota di tutti i comfort, dal riscaldamento a tappeto all’illuminazione a led. Le due strutture in essenza di noce si trovano lungo le pareti del braccio sinistro del transetto, da tempo cadute in disuso; da qui l’idea della parrocchia cremasca di avviare un curioso restyling per riavvicinare i fedeli e rendere più intima e piacevole, per quanto possibile, l’ammissione dei peccati.
IL POOL DI ARTIGIANI
Artigiani specializzati e tecnici hanno lavorato gomito a gomito per riportare la struttura all’antico splendore e in contemporanea renderla hi-tech: all’opera ci sono Amos Danesi, Luigi Follli, Bruno Spinelli e il figlio Mauro, titolari della ditta omonima specializzata in restauro ligneo, mentre la parte tecnica è stata affidata a Francesco Masso. Tutti i lavori sono stati autorizzati dalla Sovrintendenza e seguiti in itinere dalla funzionaria di zona , la dottoressa Renata Casalin.
LA STRUTTURA
“Ci stiamo lavorando da prima di Natale, il recupero di quest’opera era doveroso e ne abbiamo approfittato per renderla più moderna”. Così parla il responsabile dei lavori Mauro Spinelli: “La facciata esterna è stata restaurata nel pieno rispetto dell’estetica originale, mentre l’interno è stato sostituito e modernizzato facendo attenzione a rendere l’intervento il più discreto possibile”. La cabina centrale, prima destinata al sacerdote, rimane come puro elemento scultoreo mentre ai lati di questa sono stati ricavati due confessionali, per un totale di quattro persone ospitate tra confessori e fedeli; a dividerli non c’è più la solita grata, ma solo un’anta pieghevole che permette di svolgere il sacramento “a viso aperto”. Grate e divisori hanno lasciato il posto ad una semplice mensola, in modo da favorire un contatto umano più diretto e confidenziale con il sacerdote. Più comodità anche per i penitenti, che dal classico e scomodo inginocchiatoio ora potranno far ammenda seduti su sedili ergonomici in legno che possono essere sollevati per facilitare l’ingresso.
LE NOVITA’ HI-TECH
Il gelo invernale o l’afa estiva non saranno più un problema per gli ospiti del confessionale: sul pavimento è stata posata un sistema di riscaldamento costituito da una speciale resistenza di spessore inferiore ad un millimetro, resa invisibile da un tappeto; funzionale e silenzioso anche il sistema di aerazione, che incamera aria dall’esterno della struttura e la diffonde delicatamente attraverso un percorso forzato all’interno del confessionale. A ridosso del soffitto interno sono state collocate luci a led regolabili direttamente dal sacerdote attraverso un comando posto a fianco del divisorio centrale. Bocchettoni, quadri elettrici e pannelli di controllo sono accuratamente celati all’interno delle strutture lignee in modo da non guastare l’armonia della struttura, tutto l’impianto funziona nel massimo silenzio e con un bassissimo dispendio energetico. L’ultima fase prevede l’installazione di due vetri fumé sulle porticine d’ingresso al confessionale per favorire la privacy e insonorizzare l’ambiente; chi si pone dubbi sul risultato estetico può stare tranquillo, le lastre verranno applicate con apposite guide e saranno rimovibili senza danni nel caso il risultato non fosse apprezzato. Per evitare spiacevoli incursioni durante le confessioni, sopra l’ingresso destinato ai fedeli sono state applicate due piccole luci, una rossa e una verde, che segnalano l’occupazione della cabina.
RIAVVICINARE I FEDELI, ANCHE IN NOTTURNA
Le strutture restaurate verranno inaugurate domani, in occasione della Fiera di Santa Maria; per questo evento particolare le confessioni si estenderanno in via eccezionale anche a tutta la serata di sabato che vista la grande affluenza di persone potrebbe riportare qualche fedele a riscoprire il sacramento del perdono, magari sperimentando le nuove comodità offerte dai techno-confessionali.
Lidia Gallanti
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