Brebemi, indiscrezioni sui primi risultati
delle analisi: nel sottosuolo
non vi sarebbero materiali tossici
Sotto la Brebemi non sarebbero stati occultati rifiuti tossici. A riportare l’indiscrezione che riguarda l’inchiesta sull’autostrada che lambisce il Cremasco è il quotidiano online Bergamonews. L’esito dei primi accerttamenti disposti dalla magistratura sui reperti di terreno prelevati dai cantieri scagionerebbe dunque l’imprenditore coinvolto nella vicenda. Almeno per ora, riferisce la testata orobica, le sostanze inquinanti trovate sarebbero ben al di sotto dei limiti previsti dalla legge. L’inchiesta, che risale al 30 novembre scorso, ha portato al sequestro del cantiere di Fara Olivana (ora perfettamente attivo) e all’arresto di alcune persone accusate di corruzione e smaltimento illecito di rifiuti. Di particolare interesse per quanto riguarda il secondo filone sono duqnue gli esiti della perizia in atto. Il 21 maggio è in programma anche un incidente probatorio al quale parteciperanno i periti nominati dal Gip di Brescia (il geologo varesino Gianpaolo Sommaruga e l’ingegner Paolo Rabitti di Mantova), e quelli della difesa (Lorenzo Pedersini, chimico di Brescia, e Claudio Ferri, consulente ambientale di Milano).
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