Viaggio alla scoperta dei restauri
del Duomo: continuano i lavori
nella Cattedrale che aprirà al pubblico
per la festa di San Pantaleone
Continua il restauro della Cattedrale di Crema. A quasi un anno e mezzo dall’inizio dei lavori la superficie esterna è già stata in parte liberata dai ponteggi lasciando intravedere il risultato della grande operazione di pulitura ancora in atto; resta ancora viva l’attesa per il grande restyling degli interni, che rimarrrà una sorpresa almeno fino alla Festa di San Pantaleone.
RESOCONTO DEI LAVORI
Le prime due campate delle tre navate sono state completate: pulitura del cotto, dei serramenti, delle pareti intonacate, delle parti in pietra, con un’attenzione particolare alle volte dove è stata mantenuta la tonalità d’intonaco originaria scoperta durante la pulitura. Resta in sospeso l’Altare della Madonna laterale, dove i restauratori sono tuttora all’opera per il recupero degli affreschi e la sistemazione della copertura lignea della volta. Nella zona di fronte all’altare è in posa il sistema di riscaldamento interrato, mentre sul resto del pavimento già ripulito un pool di restauratori sta sanando le piccole fessure tra i frammenti di pietra con una pasta di coccio pesto realizzata ad hoc. Il rosone che occupa la facciata nord della Cattedrale è stato smontato “petalo per petalo” per permettere una pulitura efficace e in seguito riassemblato; per proteggerlo è stato costruito un secondo telaio metallico identico all’originale ma con vetro trasparente, che verrà applicato sul lato esterno in modo da diventare una copertura invisibile. Stessa operazione per le vetrate, una delle quali era già stata rovinata a causa di probabile un atto di vandalismo; anche in questo caso gli artigiani hanno creato vetrate di protezione “invisibili” ma efficaci.
RESTAURI E SORPRESE
E’ ancora presto per scoprire la lunetta di pietra che sovrasta l’enorme portale della facciata principale: “Si tratta di una parte che non era mai stata ripulita – spiega il geometra Ferdinando Vacchi – L’operazione ha portato alla luce pigmenti dorati che vanno trattati con la massima cautela e che necessitano di più tempo e attenzione”. Per i lavori su pietra è stata utilizzata una speciale tecnica di pulitura a laser estesa a tutta lo zona circostante dove sono ancora visibili i tasselli di “croste nere”, ovvero la pesante patina di nero lasciata da tempo e smog e ora completamente rimossa.
CREMASCHI ALL’OPERA
La maggior parte dei lavori è stata affidata a specialisti cremaschi: al momento in cantiere ci sono circa 52 persone e in totale interverranno 27 imprese a rotazione e 12 lavoratori autonomi. Per rendere agile il lavoro gli interventi si svolgono anche “fuori sede”: molti di loro, soprattutto i restauratori, lavorano sulle piccole parti direttamente nello studio e raggiungono il cantiere solo per le operazioni di smontaggio o posa.
TEMPI TECNICI
I lavori iniziati nel novembre 2010 continueranno per tutta la prossima estate; rimane valida la promessa fatta al vescovo di riuscire ad aprire almeno parte della Cattedrale restaurata alla città in occasione del 10 giugno, festa di San Pantaleone. “La manutenzione straordinaria richiederà ancora tempo, soprattutto dopo le scoperte fatte durante il restauro che richiederanno attenzione particolare – dichiara il geometra Vacchi, responsabile della sicurezza del cantiere. Difficile stimare i tempi e ancor più arduo calcolare i costi complessivi dell’intervento, sempre bisognoso di nuove entrate.
I PROSSIMI PASSI
Settimana prossima verranno tolti i ponteggi della controfacciata e verranno installlati i fari che illumineranno la torre campanaria, dopodiché si partirà con la sistemazione del tetto dalla parte nord al versante est. L’ultima tappa sarà la posa della gabbia di Faraday sul campanile, già sistemata sulle guglie: per farlo sarà necessario chiamare una vera e propria cordata di alpini che dovranno calarsi dalla punta del monumento per posizionare l’apposito tondino di rame, un’operazione tanto particolare quanto curiosa che concluderà il laborioso restauro della Signora di Piazza Duomo.
Lidia Gallanti
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