Agazzi, Bonaldi, Torazzi:
tre big per la poltrona di sindaco
Ma in lizza ci sono diversi outsider
Si parte. Quando ieri sera si è avuta la certezza del successo alle primarie di Antonio Agazzi e la conseguente investitura da candidato a sindaco del PDL, si è capito che ormai è partita ufficialmente la campagna elettorale per la successione a Bruno Bruttomesso.
IL CENTRODESTRA
Il partito dell’ex premier è arrivato all’appuntamento della scelta del candidato a sindaco, archiviata la giunta Bruttomesso, al termine di un anno caratterizzato da prese di posizioni, uscite dalla maggioranza e differenti opinioni su tante questioni.
Alla fine, il mese scorso la decisione di servirsi delle primarie.
Esce vincitore Antonio Agazzi, l’uomo che è riuscito a intercettare consensi nell’area moderata ed ex democristiana come sottolineano in molti, e che si orienterà proprio verso quell’area politica (con UDC, FLI, API) per le prossime alleanze, come detto ieri dallo stesso Agazzi.
Viceversa, l’uomo forte sostenuto dall’establishment del partito Renato Ancorotti esce sconfitto. Troppo breve e poco incisivo il suo impegno nella campagna lampo per le primarie. Ma Ancorotti aveva forse sentore di come sarebbe finita, tanto che anche nel giorno delle elezioni, assorbito dagli impegni di lavoro, è rimasto ai margini della contesa. Forse è anche su questo che nell’immediato dopo voto della scorsa notte si sarà aperta la riflessione tra il coordinatore cittadino Enzo Bettinelli, il responsabile enti locali Simone Beretta, l’uomo che ha direttamente trattato il ritorno sulla scena di Ancorotti, e l’assessore regionale Gianni Rossoni.
Quanto a Maurizio Borghetti, lui ha sempre voluto le primarie e, vista la situazione complessiva, si può ritenere soddisfatto.
IL CENTROSINISTRA
Ora non ha più il monopolio della campagna elettorale, dovendosi confrontare con le proposte politiche delle altre forze in campo, in primis PDL e Lega.
Probabilmente l’indicazione che il Popolo delle Liberta cremasco ha dato ieri, con la vittoria di Agazzi, rimescola un po’ le carte anche in casa centrosinistra, nel senso che ora il competitor di Stefania Bonaldi è persona molto apprezzata nell’area cattolica moderata e Crema, nel corso degli anni ha dimostrato quanto importante sia in questi momenti, il peso anche elettorale del centro.
D’altra parte, il centrosinistra può contare su tante liste di partito: Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra, Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti italiani e cinque liste civiche, ufficializzate proprio ieri (Crema Crea, Crema bene comune, Buongiorno Crema, Obiettivo Crema, Lavoro e Impresa) oltre ad un iter programmatico già in fase avanzata, dopo mesi di lavoro e di coinvolgimento, culminato con le proposte dell’Officina di Stefania.
LA LEGA
Sabato presentando il suo candidato a sindaco, il deputato Alberto Torazzi, il Carroccio ha rimarcato le proprie intenzioni di corsa solitaria con obiettivi ambiziosi, pensando alla vittoria leghista di parecchi anni fa con Cesare Giovinetti.
Certo Alberto Torazzi è persona conosciuta e con un ruolo politico-istituzionale di primo piano, essendo un parlamentare in carica.
Al di là delle dinamiche politiche nazionali, anche in terra cremasca Lega e PDL non si sono lasciati benissimo, ed anche le prime battute del candidato Torazzi lo hanno confermato. Resta da capire, come e in che misura risponderà all’appello il popolo leghista.
GLI ALTRI
Non solo centrosinistra, centrodestra e Lega si confronteranno nella consultazione elettorale in programma i prossimi 6 e 7 maggio. Fra gli outsider che si stanno organizzando, infatti, vi sono Gianemilio Ardigò dei Verdi, Giuseppe Buttino di Genitori sempre e Alessandro Boldi del Movimento cinque stelle. Non sarà però facile per loro, conquistare un seggio in Sala Ostaggi anche in considerazione del fatto che i posti a disposizione da quest’anno saranno solo 24.
Ilario Grazioso
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