Cronaca

Audizione in Regione
per il giacimento d’argilla
Alloni: “Non ha senso. Il Pianalto è unico”
Cavalli: “Si tratta di un bene mai infinito”

Il giorno dopo l’audizione dei sindaci di Casaletto di Sopra, Romanengo, Soncino, Ticengo e dei rappresentati della Danesi, in VI Commissione Ambiente e Protezione Civile del Consiglio regionale, con riferimento alla revisione del piano cave provinciale di Cremona, permangono le differenze tra favorevoli e contrari.

GEOSITO DA TUTELARE

Si ricorda come il piano cave scade il prossimo anno, ma la revisione è attesa dalle istituzioni e dalle associazioni perché non modifica il volume del materiale da cavare.
Tuttavia, da una parte c’è l’urgenza che venga votato, perché ci sono casi di realtà che aspettano da troppo tempo la ripresa della possibilità di cavare, dall’altra, si contesta la richiesta di inserimento nel piano, di un nuovo giacimento di argilla, collocato nell’area della riserva naturale del Pianalto della Melotta, dove è presente un importante geosito, un’area dove insistono diversi vincoli e tutele (Sic, zona sismica, Piano territoriale di coordinamento provinciale, Piano territoriale regionale)

PERCHÉ INSERIRE QUESTO GIACIMENTO

“Non ha senso – ribadisce il consigliere regionale del PD Agostino Alloni, presente all’audizione – inserire un giacimento di quasi 3 milioni di metri cubi, giustificato solo dal fatto che a chiederlo, attraverso un protocollo con la Provincia, siano i comuni di Casaletto di Sopra, Soncino e Ticengo,  in cambio di strade e altre opere. Il Pianalto della Melotta – conclude Alloni – è unico nel suo genere”.

ROMANENGO È CRITICO

Il sindaco di Romanengo, Marco Cavalli ha confermato la sua posizione nel corso dell’audizione: “Secondo i sindaci degli altri comuni, vi sarebbe un interessamento solo marginale del Pianalto – dice Cavalli – e formalmente si tratta di perimetrare un giacimento. Tuttavia – prosegue Cavalli – tra un anno, chi andrà a ridefinire il piano, a seguito di un istanza, valuterà se procedere ad altre autorizzazioni”.
Per il sindaco, è vero che i comuni di Casaletto di Sopra, Ticengo e Soncino approvano l’inserimento, ma Romanengo invece no e non è stato coinvolto: “Non ho nulla contro nessuno – afferma Cavalli – anche perché con questi comuni, esiste una collaborazione in diversi ambiti, ma nel caso specifico, non mi trovo assolutamente d’accordo”.

Ilario Grazioso

 

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