Cronaca

Il Consiglio regionale approva il piano casa
Ma il Partito Democratico
conferma la sua contrarietà
Alloni: “Procedimento urbanistico
meno trasparente”

Approvato dal Consiglio regionale, il Piano casa lombardo, che recepisce le indicazioni del Piano casa nazionale varato dal governo Berlusconi e che comporta modifiche alla legge urbanistica regionale.
Così come fatto in Commissione, confermata la netta contrarietà del Partito democratico.

GIUDIZIO NEGATIVO
Il consigliere regionale del PD Agostino Alloni, motivando la scelta del partito di non votare il testo giunto in aula spiega come, rispetto alla versione originale, il testo definitivo in parte sia stato migliorato, con riferimento “all’implementazione della dotazione di edilizia sociale e all’efficientamento energetico degli edifici”.
Tuttavia il PD non cambia il suo giudizio negativo: “Fino all’ultimo  – dice Alloni – abbiamo tentato di modificare il testo, sui punti relativi alla questione dei sottotetti e dei parcheggi interrati, ma senza risultato”.

SOPRA I 15000 ABITANTI DECIDE LA GIUNTA
Il PD contesta la previsione che, nei comuni con più di 15.000 abitanti, siano le giunte comunali ad approvare e adottare i piani attuativi, conformi agli strumenti urbanistici vigenti e non più i rispettivi consigli comunali, come prevede la legge urbanistica attualmente in vigore.
“Il nostro emendamento – afferma Alloni – riproponeva esattamente il testo presentato dalla giunta e chiedeva di lasciare ai consigli comunali la possibilità di deliberare in merito ai piani attuativi, salvaguardando così la rappresentatività democratica. Con questa legge – sostiene Alloni – verranno estromessi i consigli comunali dall’approvazione dei piani attuativi, rendendo di fatto meno trasparente il procedimento urbanistico”.

TANTE ATTESE E POCHI BENEFICI
“Nel complesso – secondo l’esponente cremasco del PD – permane l’idea che questa legge abbia creato più aspettative che benefici reali: il testo favorirà pochi soggetti a discapito del rilancio del settore edile, finalità a cui doveva volgere la legge. Nel mio intervento in aula – conclude Alloni – ho voluto esprimere, a nome del Gruppo PD, una disponibilità a sostenere, sia gli incentivi volumetrici, che la premialità edilizia, che devono sempre essere accompagnati dal rispetto di regole condivise e dalla dimostrazione per l’interesse pubblico generale”.

i. g.

 

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