Politica

Ma dove sono finiti i pacifisti?

I venti di guerra stanno soffiando in Medio Oriente. Tira una gran brutta aria tra Israele e Iran, la Siria brucia, la nuova Libia ha gettato la maschera (ovunque torture, sevizie, stupri), l’Egitto è nel caos, in Turchia le bombe hanno “avvertito” Erdogan nel cuore di Istanbul. E l’Europa che fa? Assiste. Seduta sulle sue rogne:la crisi dell’euro, il fallimento della Grecia, la campagna elettorale in Francia, le difficoltà della Merkel.

Ci aspettavamo allora un guizzo dei pacifisti con le loro bandiere arcobaleno a “svegliare” un mondo che pare intorpidito, avvitato nei vecchi egoismi. Niente. Silenzio. Un mistero.

Ve li ricordate? C’era chi era pronto a farsi scudo umano e morire per Arafat e Saddam Hussein. C’era la compagnia di Vauro pronta a liberare Gaza dall’assedio israeliano. C’era Gino Strada a ricordarci le vittime del conflitto afghano. Ora solo occhi chiusi. Tutti scomparsi. Dove sono finiti gli eroi della pace?

Mi aspettavo un segnale forte, una reazione, dai soliti noti: Dario Fo e Franca Rame, Azione Cattolica, Acli, Pax Christi, le donne di Todi, il Gruppo Abele, financo gli Scout. Nulla. Zero assoluto. E’ vero, come dicono i nostri vecchi, che la parola vale un denaro ed il silenzio ne vale due, ma questo tacere ostinato e deliberato suona persino sospettoso. E’ un mutismo inatteso.

E dove è finita l’allegra brigata di Assisi, quella dei Vendola e delle Bindi? Zitti quando le bombe piovevano sulla Libia, zitti oggi mentre i Cristiani vengono cacciati dal Medio Oriente così come nel 1948 gli Ebrei venivano cacciati da tutti i Paesi arabi. A questa “Primavera araba” qualcosa si potrebbe dire. O no? Perchè l’Europa tace? Obama in verità qualcosa ha detto. Ha detto che Assad “ha i giorni contati” e lo zar Putin, rieletto, pur avendo da tempo mollato il dittatore (che ha bombardato Homs alla faccia del mondo intero) si è affrettato a dire che non vuole “un’altra Libia”. Bruxelles sforna al massimo “sanzioni mirate” (siamo già al dodicesimo  “pacchetto”); altro i parrucconi super pagati non sanno fare. Certo, l’opposizione siriana è stata riconosciuta “come interlocutore di una soluzione politica per il Paese”.

Ma il Il Grande Macellaio tira dritto.E guai a chi riferisce. Il mese scorso sono stati ammazzati due reporter,l’americana Marie Colvin ed il fotografo francese Remi Ochlik, di appena 28 anni.  Sarkozy, che tempra, ha replicato: “Ora Assad se ne vada”. Capirai!

A proposito di Cristiani: in Libano, ai tempi della indipendenza dalla Francia erano la maggioranza, oggi sono meno del 30 per cento. In Siria sono scesi dal 50% al 4%. In Irak dieci anni fa erano 800mila, ora soltanto 150mila. In Giordania, 25 anni fa, erano il 18%, ora solo il due. Prepariamoci dunque ad un nuovo ordine mediorientale. Stiamo assistendo alla riscrittura della storia, dalla Algeria allo Yemen.In meno di un anno abbiamo registrato la fine di tre dittatori. Il quarto regge (per ora)  massacrando migliaia di civili. Gli ideali di libertà e democrazia stanno cedendo il passo sotto la spinta dei fondamentalisti. La primavera araba ha prodotto soltanto crisi irrisolte.

Enrico Pirondini

 

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