Il presidente di Costa Crociere
scrive ai clienti cremaschi
“E’ stato un terribile incidente
causato da errore umano
Dateci ancora fiducia”
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Costa Crociere va al contrattacco. Con una lettera di 31 righe. Inviata ai suoi clienti che abitano a Cremona, Crema, Casalmaggiore e dintorni. A firma di Pier Luigi Foschi, presidente e A.D. di Costa Crociere Spa. I destinatari si contano a centinaia. Una lettera per ribadire che il naufragio della Concordia all’isola del Giglio (venerdi 13 gennaio, impatto alle 21.45) è stato sì “un terribile incidente che ci ha colpito nei nostri affetti più cari: i nostri Ospiti, i nostri dipendenti, una delle nostre magnifiche navi. Soffriamo per le sofferenze e il disagio che queste persone hanno subito e per il dolore delle famiglie delle vittime” ma che c’è pure dell’altro da dire.
E il presidente Foschi lo dice senza tanti giri di parole.
1. il drammatico evento è stato straordinario, “apparentemente causato da un “unico errore umano” che “non dovrà più ripetersi”. La Compagnia certifica così la sua presa di distanza dal comandante Schettino.
2. Non è vero che l’equipaggio avrebbe abbandonato i passeggeri quando la nave alle 21.58 si è incagliata. E’ vero il contrario, sostiene il presidente. E lo scrive: “In questo frangente sappiamo degli atti di eroismo di membri dell’equipaggio che hanno anteposto l’altrui salvezza alla propria. L’equipaggio si è comportato in modo encomiabile in una situazione di estrema difficoltà, riuscendo nelle condizioni terribili in cui si trovavano, ad evacuare oltre 4000 persone nel minor tempo possibile:siamo fieri dell’impegno che dedichiamo, e le nostre persone con noi, alla Vostra sicurezza”.
3. “Tutti i membri dei nostri equipaggi dispongono di uno specifico addestramento per la gestione delle emergenze e per assistere gli Ospiti in caso di abbandono nave”. La lettera prosegue su questo versante aggiungendo che la preparazione degli equipaggi Costa Crociere “viene anche periodicamente verificata dalla Guardia Costiera e dagli enti di classificazione indipendenti”. In questi passaggi della lettera è racchiusa, seppur sommariamente, la linea difensiva della Compagnia di navigazione in vista dei futuri, inevitabili, processi. Codacons, attraverso il suo presidente Carlo Rienzi, ha chiesto – già il 15 gennaio – di “sospendere o ritirare la licenza di navigazione alla Costa Crociere”.
Foschi conclude invitando i suoi fedeli crocieristi al “mantenimento della fiducia” nella Compagnia, nella speranza di riavere “a bordo delle nostre navi” i numerosi “Soci CostaClub” che abitano nel nostro territorio.
Va ricordato che, secondo un broker genovese, il valore assicurativo di Costa Concordia si aggira sui cinquecento milioni di dollari (l’assicuratore è il gruppo statunitense Aon, leader mondiale nel settore del risk management).
Enrico Pirondini
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