Cronaca

Autobus, dal 1 marzo spariscono
gli abbonamenti settimanali
da 5 giorni: i pendolari protestano

L’abolizione, dal prossimo 1 marzo, dell’abbonamento settimanale per autobus con validità di 5 giorni non piace al comitato Pendolari Cremaschi. “Questo, per noi – osservano i rappresentanti del comitato -, altro non è se non un aumento mascherato: l’ennesimo degli ultimi mesi”. Conti alla mano, infatti, le aziende di autotrasporto interessate alla vicenda lasciando in essere il settimanale da 7 giorni e spingendo gli utenti all’acquisto del mensile, secondo Pendolari Cremaschi penalizzerebbero i clienti abituali costringendoli a spendere circa 100 euro in più all’anno, “perché nessuno acquista 52 abbonamenti settimanali all’anno, sabato e domeniche compresi, mentre in questo modo saremo tutti costretti ad acquistare 12 abbonamenti mensili, nonostante circa 4 settimane di assenza per ferie”.

La chiave di lettura data dai Pendolari Cremaschi alla vicenda riguarda anche il ruolo dell’abbonamento annuale (890 euro per la tratta Crema-Milano). “L’obiettivo – sostengono i rappresentanti degli utenti -, è quello di spingerci tutti a comprare l’abbonamento annuale da pagare in due comode rate da 440 euro, di cui la prima in contanti: gli abbonamenti mensili ed annuali saranno sicuramente più vantaggiosi per voi, ma è detto che lo siano per chi fatica a mettere insieme mille euro al mese lavorando”. Il Comitato si interroga anche sul ruolo che hanno Provincia e Regione in questo genere di politiche tariffarie e auspicano un ripensamento a breve. Di diverso avviso rispetto ai pendolari sono le aziende di trasporto, che razionalizzando la tipologia degli abbonamenti e incrementando il numero di mensili e annuali venduti ritengono di poter migliorare l’efficienza del servizio senza costi aggiuntivi per l’utenza.

 

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