Politica

Colpo di scena in casa Lega:
annullata la vittoria di Longhino,
il candidato sindaco sarà Barbati

Angelo Barbati candidato “con riserva”, come si definisce lui stesso. Già, perché lunedì in casa Lega Nord c’è stato l’ultimo colpo di scena. Il direttivo del Carroccio, facendo leva sulla “presunta incongruità numerica” della votazione di venerdì, ha annullato l’indicazione di Walter Longhino come candidato sindaco ed ha scelto, al termine di una nuova riunione del direttivo, il segretario provinciale del partito. “La decisione finale – osserva Barbati – sta al direttivo nazionale che nei prossimi giorni verificherà la validità della mia candidatura, sarà il movimento a dirmi se rimarrò segretario provinciale o rappresenterò la Lega alle prossime amministrative”; il neo-candidato traccia il percorso con modestia e cautela auspicando rapidità per poter prendere in mano le briglie della prossima campagna elettorale, che sia come candidato o come parte della squadra.

QUEL FATIDICO VENERDì 17

L’unità e la solidità di partito, osserva il neocandidato, rimangono al primo posto, a dispetto dei disguidi nati durante il fatidico venerdì in cu si era riunito il direttivo, un incontro controverso che a tarda serata aveva lasciato trapelare la voce di “Longhino sindaco”, in vantaggio per undici voti a uno, con un margine di tre schede bianche, proprio su Barbati. “Non ho ancora capito cosa sia successo quella sera” commenta perplesso il segretario provinciale: “Dato che venerdì sera non si trovava un accordo sul voto ho dichiarato chiuso l’incontro e ho lasciato l’assemblea con undici dei presenti”. Barbati dice di aver appreso con sorpresa della “vittoria” di Longhino, soprattutto perché con undici delegati mancanti su ventidue aventi diritto, di vittoria non si poteva parlare.

LA DECISIONE FINALE

I nodi sono stati sciolti ieri sera con una nuova riunione del direttivo cittadino, che stavolta ha eletto all’unanimità dei presenti Barbati, scelta avallata in seguito anche dal direttivo provinciale che ora passerà il mandato di decisione alla direzione nazionale. Il neo-candidato rimane con qualche perplessità: “Sembra quasi un tentativo di mostrare fratture nella Lega, che negli ultimi sondaggi svolti in città risulta ben piazzata – commenta con un velo di amarezza – Gli iscritti sanno bene quali siano le procedure di elezione interna: il risultato non è effettivo finché non viene convalidato dal direttivo nazionale, uscire prima con notizie non definitive significa voler far male al movimento, a chi può giovare un discorso del genere?”. A giochi (forse) conclusi il pensiero torna sulle prossime amministrative che, con il consenso dei vertici leghisti, lo vedranno correre come esponente del Carroccio. “Mi auguro che sia finito il momento delle polemiche – conclude Barbati – Il nostro compito è dare risposte alla gente e non attaccarci l’uno con l’altro, siamo sempre una squadra”. A questo punto Barbati dovrebbe essere il candidato sindaco della Lega. Il condizionale resta però d’obbligo fino al momento della ratifica del nazionale.

l.g.

 

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...