Politica

Gestione del servizio rifiuti,
il Comune di Crema si chiama fuori
Bruttomesso: “Deciderà la prossima amministrazione”

La Newco esce dall’agenda politica della città. E se non lo fa definitivamente, poco ci manca. Ad ufficializzarlo è il sindaco Bruno Bruttomesso, che nel corso della conferenza dei capigruppo che si è svolta giovedì, sentiti i rappresentanti dei gruppi presenti in consiglio comunale, ha formulato il proprio parere negativo al “reintegro”, fra gli oggetti all’ordine del giorno della seduta in programma il 28 febbraio, della proposta di delibera.

A chiedere un approfondimento sul tema era stato proprio il sindaco, che lo scorso 13 febbraio sollecitava al presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi la convocazione della conferenza dei capigruppo anche in considerazione del fatto che Scrp, “per questioni tecniche chiede che suddetta delibera venga approvata entro il 29 febbraio”. Come noto, il progetto di Scrp è di dar corso ad una nuova società mista a maggioranza pubblica in grado di occuparsi della gestione e della raccolta dei rifiuti nel territorio cremasco. La delibera, ritirata dal consiglio comunale del mese scorso per volontà della Giunta (sull’argomento il centrodestra non poteva contare sulla maggioranza in aula), in realtà è già stata approvata in diversi comuni del circondario. Ma ancora ieri la contrarietà delle minoranze e la mancata coesione nella coalizione di governo (solo il Pdl ha ufficializzato il proprio sì al reintegro del documento), ha indotto Bruttomesso ad una decisione drastica. “Ritengo si tratti di una scelta di buon senso – spiega il sindaco -, anche perché, vista l’importanza della posta in gioco, si parla di un affidamento della durata di 15 anni, e le valutazioni fatte da alcune forze della mia maggioranza, non vorrei essere costretto un’altra volta a ritirare un oggetto dall’ordine del giorno. In fondo il tempo non manca: sarà la prossima maggioranza, qualsiasi essa sia, a farsi carico della decisione sul tema”.

SCRP ANDRA’ AVANTI ANCHE SENZA CREMA?

Resta il fatto che Scrp ha fissato nella fine di febbraio il termine ultimo per aderire al progetto. “Ma non si tratta di un termine perentorio – osserva Bruttomesso -, più che altro la questione è tecnica dunque risolvibile. Personalmente sono convinto che dare vita alla Newco sia un’ottima idea. L’incontro con l’ingegner Giovanni Soffiantini di Scrp ha accresciuto in me la convinzione. Il problema è che anche stavolta la partita è stata gestita male e soprattutto la minoranza non ha avuto il tempo di approfondire l’argomento. E quello dell’igiene è uno dei temi sui quali deve convergere un’ampia maggioranza. Ma senza quegli approfondimenti necessari, con i tempi che corrono non vorrei dire sì ad un’altra società partecipata e contribuire a creare un altro buco”. La palla ora è nelle mani di Scrp: proseguirà nel progetto anche senza la città o tirerà i remi in barca attendendo l’esito delle elezioni?

 

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